POLITICA
I Grilli Sanniti attaccano Del Basso De Caro: “Ancora non dimentica lo smacco dello scarto di 2000 voti tra PD e M5S”

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“Sabato 10 maggio, Umberto Del Basso De Caro da buon papà, redarguendo i suoi del PD beneventano per le evidenti ed imbarazzanti lotte intestine che nemmeno la stampa più clemente ha potuto sottacere, per ben dividere colpe e responsabilità, in forza del sintetico principio “un colpo al cerchio ed uno alla botte”, trovandosi con la bocca aperta – o meglio con la bacchetta in mano – se l’è presa anche col M5S, non destandone né la sorpresa né lo sconforto”. Così i Grilli Sanniti in una nota alla stampa in merito alle dichiarazioni del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro.
“Ancora non dimentica, il sottosegretario, – si legge nella nota – lo smacco dello scarto di soli 2000 voti tra PD e M5S in città. Così sarà lui stesso ad analizzare i risultati delle elezioni europee – e Dio solo sa se non è tra i suoi maggiori talenti l’analisi dei dati elettorali; così ha minacciato i suoi compagni di partito, destandone, questa volta si, la sorpresa ma soprattutto lo sconforto. Non tange all’eminenza locale come si troverà l’accordo nel PD: tutto è possibile a suo dire: dal riunirsi all’ammazzarsi.
Il PD – aggiungono i Grilli Sanniti -, dopo la collezione di belle figure nelle sedute di Consiglio, tra adunanze non tenute per mancanza dei numeri e delibere strappate con le unghie e con i denti, ha toppato grosso l’8 maggio scorso quando, sulla questione piano casa, ha dovuto condividere il merito della presa delibera (e speriamo solo quello) con la minoranza, in un improvviso e ritrovato senso dell’”interesse comune”.
Ma dopo il rimbrotto di Del Basso De Caro certo ci sarà più compattezza: forse non con un democraticissimo tweet, ma lui sa bene come candidare o espellere i buoni e i cattivi del PD.
Al traino, con le sue azioni al minimo storico, il fratello minore, sindaco cittadino, prende fiato e coraggio – spiegano i grillini – e dopo l’operazione di maldestra autodifesa fatta con la sua ultima conferenza stampa da cui è uscito con un elenco più o meno completo e realistico dei procedimenti e delle indagini in corso che lo vedono coinvolto, la tenera vicenda di una grondaia da 80 € e l’ammissione di essere uno che sceglie malissimo i suoi collaboratori – devia l’attenzione dalla sua grottesca figura dicendo: “ Eccoli, eccoli lì i grillini, quelli che parlano soltanto ma non hanno proposte né soluzioni ai problemi (quelli che abbiamo creato noi)”.
Intanto – sottolinea il M5S – in città non c’è traccia della partecipazione dei cittadini all’amministrazione, promessa in campagna elettorale: nessuna proposta trova accoglimento o quantomeno ascolto. Neanche la scelta degli scrutatori per i seggi delle votazioni europee tra i disoccupati è stata condivisa dal primo cittadino e dai suoi fidi scudieri: a chi avrebbe giovato l’estrazione a sorte da una lista non stilata dal PD? Forse solo ai disoccupati.
Effettivamente – conclude la nota – una strategia troppo lineare per quelli che parlano di nani, ballerine e comici ma completano il circo cittadino con sorprendenti contorsionismi. Fuori dal palco, da cittadini liberi e liberi cittadini, facciamo quello che possiamo per conoscere e proporre mentre il movimento continua a crescere”.