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Movimento di Lotta per la Casa, ancora polemiche con il Comune sul diniego alla residenza

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“Dopo le inutile rassicurazioni avute qualche mese fa da Giuseppe Lamparelli presso gli uffici dell’anagrafe, oggi ancora una volta siamo venuti a conoscenza del diniego da parte del Comune di Benevento alla residenza per le famiglie che vivono nella scuola di San Modesto”. A scriverlo in un comunicato è il Movimento di Lotta per la Casa.
La motivazione del diniego, posta in essere dai Vigili Urbani trasformatosi oramai in un organismo politico dove il suo Comandante riveste anche il ruolo, con doppio incarico e doppio stipendio, di Dirigente al settore, – sottolinea nella nota – sarebbe quella che San Modesto si tratterebbe di una sistemazione temporanea e non come invece è una struttura abitativa. Una sistemazione temporanea che potrebbe arrivare fino a 4 anni!!
La struttura di San Modesto infatti è stata concessa per 4 anni e di certo non è possibile fare un calcolo preciso sul tempo di permanenza di queste famiglie all’interno di quella struttura, che potrebbe essere di mesi ma più probabilmente di anni.
Negare il diritto alla residenza per anni dunque equivale a non riconoscere alcun tipo di diritto per queste famiglie che ancora oggi vengono mantenute dall’ufficio anagrafe con la residenza relativa all’abitazione dove hanno ricevuto lo sfratto!
Queste famiglie – continua – da mesi non possono ricevere posta, non possono fare le più elementari richieste o documentazioni per avere accesso a sussidi e ad assistenza. Ma per il Comune di Benevento è tutto normale poichè trattasi di soluzione tampone.
Ricordiamo al Comune di Benevento che “la soluzione tampone” doveva in realtà essere una sistemazione dignitosa così come prescritto dalla sentenza del giudice al momento dello sgombero di Via Episcopio. Non ci sono spiegazioni plausibili o comprensibili a questo atto da parte del Comune di Benevento se non la mera ritorsione per famiglie che non solo hanno pagato lo scotto di aver ricevuto uno sgombero e costrette a campare in una scuola ma per giunta senza i più elementari diritti di esistenza.
La giunta Pd mette in atto gli ultimi scandalosi decreti approvati dal governo nella persona del Ministro Lupi che nega la residenza a chi ha occupato una casa, un decreto che però viene incredibilmente applicato in modo retroattivo e per giunta in una struttura comunale, che è stata rifunzionalizzata come struttura abitativa. Dopo aver toccato il fondo – conclude la nota – la Giunta Pepe comincia anche a raschiarlo”.