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Vicenda Pas, la replica di Delli Veneri alla Della Sala: “Chi è causa del suo mal pianga se stessa”

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“Il Direttore del Conservatorio di Benevento, Maria Gabriella della Sala, in un suo comunicato lascia intendere che ci sia stata una sorta di annunciata correità nell’attribuzione dei PAS al Conservatorio di Napoli, una prepotenza perpetrata ai danni del più “debole” e per questo è opportuno che si faccia ordine negli atti che si sono succeduti perché si attribuiscano responsabilità a chi questa situazione l’ha determinata e non a chi ha fatto di tutto perché ciò non accadesse”. Inizia così la replica del segretario provinciale della Flc Cgil, Vincenzo Delli Veneri.
“Il 22 novembre 2013 – aggiunge in una nota – il MIUR con Decreto Dipartimentale 45 attiva i Percorsi Abilitanti Speciali (PAS).I corsi saranno organizzati dagli Atenei e dalle istituzioni AFAM d´intesa con gli Uffici scolastici regionali. Per l´a.a. 2013/14 i corsi dovranno iniziare entro la seconda metà di dicembre e terminare entro la prima decade del mese di giugno 2014 mentre gli esami di abilitazione dovranno esser svolti entro la fine di luglio 2014 (DD 45 art 3). Nel Decreto è specificato tutto l’impegno didattico necessario per il regolare svolgimento della formazione.
L’8 gennaio 2014, conoscendo le “regole” stabilite dal DD 45, tra i quattro Conservatori e l’USR della Campania, sono stati suddivisi i candidati PAS sia per Strumento musicale (classe di concorso A077) che per Educazione musicale (classe di concorso A031-A032).
Il 31 gennaio l’USR Campania pubblica gli elenchi degli ammessi ai PAS con gli abbinamenti tra le varie Università, Conservatori ed Accademie.
Il 12 febbraio la FLC di Benevento organizza un incontro pubblico dal titolo “Musica nella scuola beneventana” in cui si confrontano il Direttore del Conservatorio e il Responsabile nazionale della FLC CGIL proprio in merito all’avvio dei PAS. Già allora la Della Sala sostiene con forza la indisponibilità del Conservatorio di Benevento nel garantire l’avvio dei corsi nel rispetto dei tempi previsti nel DD 45.
Il 24 febbraio il Presidente ed il Direttore del Conservatorio incontrano la FLC e i destinatari dei PAS, che non avevano dato seguito all’intenzione di manifestare il dissenso per il non avvio dei corsi in occasione del concerto di apertura dell’anno accademico. Anche in quell’occasione, dopo l’apertura del Presidente tesa a scongiurare la minacciata azione di disturbo, fu ribadito il categorico NO all’avvio dei corsi da parte del Direttore.
Il 28 febbraio, in spirito di collaborazione per favorire l’avvio dei corsi, la FLC inviava una proposta operativa di organizzazione della formazione tesa a dimostrare che la sua realizzazione fosse possibile nei tempi richiesti. La proposta non fu presa in considerazione, anzi fu accolta come un attentato all’autonomia del Conservatorio e alla sua dirigenza.
Il 31 marzo 2014, visto l’immobilismo dei Conservatori, e a seguito della manifestazione dei precari e delle Organizzazioni Sindacali del 27 febbraio sotto l’Ufficio Scolastico Regionale, il Direttore Scolastico convoca Direttori e Presidenti dei Conservatori campani al fine di effettuare una riflessione sui percorsi PAS del settore musicale. Anche in quella occasione i Conservatori di Avellino e Benevento confermavano l’indisponibilità a concludere i corsi PAS entro luglio 2014, a fronte della riaffermata disponibilità del Conservatorio musicale di Napoli di rispetto dei termini (Salerno assente).
Questo ripercorrere gli eventi serve a ribadire che la FLC ha sostenuto da sempre che i PAS attribuiti a Benevento andassero realizzati dal suo Conservatorio e solo il pervicace ed ostinato diniego della dirigenza dell’Istituzione ha determinato lo scippo dei corsi a favore del Conservatorio di Napoli. Da gennaio (meglio da novembre ) quando si conoscevano i tempi e i corsi da realizzare ci si poteva applicare nella programmazione dei corsi e non nel tentare di giustificare il suo diniego.
Proprio la FLC di Benevento, nei suoi tanti documenti, – continua il sindacalista – ha più volte sottolineato che perdere l’occasione sarebbe stato negativo proprio dal punto di vista della didattica e delle risorse regalate ad altri territori. Sentirselo rinfacciare oggi da chi ha fatto di tutto affinché questo accadesse suona davvero strano.
Interroghiamoci come mai sette università campane, l’accademia e un conservatorio sono riuscite a programmare l’avvio dei PAS nei tempi previsti e tre conservatori hanno dichiarato l’impossibilità a realizzare tale programmazione, certo difficile per tutti. Capiremo facilmente dove e quali sono le responsabilità.
Detto questo – conclude Delli Veneri – ci auguriamo che tutto finisca qui e non si alimenti uno scontro tra conservatori, incomprensibile e devastante per la già fragile struttura dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, che vedrebbe coinvolti i corsisti già ampiamente penalizzati dall’inopportuna attesa sin qui subita: sarebbe davvero imperdonabile”.