Titerno
Cusano Mutri, appello a Caldoro e Asl per rivedere la distribuzione dei presidi di primo soccorso sul territorio

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Dopo le polemiche dell’ultimo anno sulla rete sanitaria emergenziale del Fortore, anche nel cuore del Titerno torna alla ribalta il problema dei presidi. In particolare a Cusano Mutri, dove il consiglio comunale – in occasione dell’assise dello scorso 8 aprile – ha deliberato un appello al governatore campano Caldoro e al direttore generale dell’Asl Bn1, Michele Rossi.
L’obiettivo del borgo sannita è quello di vedere ripristinato il servizio di continuità assistenziale sul territorio comunale, con la disponibilità a fornire idonei locali a titolo gratuito.
RIASSETTO – In passato il comune del Titerno ha sempre avuto un servizio di assistenza-urgenza sanitaria, dapprima come sede dell’ex Guardia Medica e successivamente – a seguito dell’entrata in vigore della L.R.C. n. 4/94 – prima come Saut (Servizio Assistenza Urgenza Territoriale) e poi dal 2003 come Sti (Servizio Trasporto Infermi).
Oggi, invece, ne risulta completamente sfornito: secondo quanto affermato dal Consiglio, infatti, la popolazione è stata isolata dopo il riordino del settembre 2010 attuato da Regione e Asl, quando l’azienda sanitaria trasferì anche l’autoambulanza medicalizzata a Cerreto Sannita presso l’ex Presidio Ospedaliero.
MORFOLOGIA DEL TERRITORIO – Ad acuire i problemi è anche la grande estensione del territorio comunale per circa 60 km quadrati, in quanto Cusano Mutri ricopre anche la località turistica di Bocca della Selva e la frazione di Civitella Licinio.
In particolare, le strade impervie e solitamente innevate avrebbero sempre reso assai difficile le operazioni di primo soccorso alla popolazione ed ai turisti che trascorrono periodi di vacanze invernali ed estive presso la stazione sciistica ed il Bosco di Bocca della Selva, una località che dista 20 km dal centro del paese e circa 27 chilometri dalla sede Psaut di Cerreto Sannita. A queste criticità si aggiungerebbe anche la mancanza di presidi sanitari privati.
TEMPI DI PERCORRENZA – Secondo l’amministrazione comunale e i consiglieri, i cittadini cusanesi vivono la situazione dei punti di emergenza sanitaria con grande sconforto in quanto, a causa dell’ubicazione territoriale, si vedono privati anche del più elementare diritto alla salute.
Basti considerare – si legge nella delibera – che la prima Ex Guardia Medica più vicina è situata a Solopaca (paese tra l’altro vicinissimo a Telese e San Salvatore Telesino, sedi di cliniche e Saut), distante oltre 25 chilometri e raggiungibile in non meno di 35 minuti.
Giam.Fel.