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“La terra dei fuochi. Uscire dall’emergenza è possibilie!”: all’Unisannio il convegno dell’Anta

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Si è svolto, nella sala Ciardiello dell’Università di Benevento, il convegno dal titolo: “La terra dei fuochi. Uscire dall’emergenza è possibilie!” organizzato dall’Anta di Benevento con l’Università degli studi del Sannio.
I presenti sono stati accolti dal benvenuto del Presidente Provinciale dell’Anta di Benevento, Lucia Chiusolo, la quale ha esposto brevemente il perché del titolo e la proposta che l’Anta intende portare avanti per il risanamento di quei luoghi.
Come ha ricordato Chiusulo il termine è diventato “tristemente famoso” grazie al libro di Roberto Saviano ‘Gomorra’. “In effetti – ha sottolineato la presidente – il dramma della terra dei fuochi è stato scoperto recentemente, ma la pratica illegale di sversare rifiuti in quelle aree va avanti da più di trent’anni, un lungo tempo se si pensa a quanti inquinanti si possono accumulare e quanti danni alla salute ne possono derivare”.
A moderare l’incontro è stato Nicola De Ieso, giornalista de Il Sannio Quotidiano, che ha introdotto Antonio Perrone, Presidente Lions Club Arco di Benevento, che ha premiato tutti i relatori con il gagliardetto del Lions Club.
Ha portato i suoi saluti anche il Prof. Guido Tortorella, Docente Unisannio e responsabile del Comitato Scientifico dell’Anta di Benevento, che dall’inizio ha apprezzato la proposta del comitato scientifico nazionale per risanare quei territori vessati dagli atti criminali.
La parola è passata poi al Prof. Valente, docente Unisannio, il quale ha fatto il punto dello stato di contaminazione dei suoli beneventani, mostrando numerose diapositive cartografiche inerenti a varie concentrazioni di inquinanti maggiori nella città di Benevento.
Il Prof. Riccardo Realfonzo , docente Unisannio, si è soffermato invece sui costi che comporta l’emergenza rifiuti in Campania, tramite il rapporto Ecomafie redatto da Legambiente. Il professore ha mostrato numerose tabelle in diapositive per far meglio capire ai presenti la gravità della situazione, senza pensare poi ai costi della spesa sanitaria, che pure gravano su questi territori.
Infine, relativamente alla prima parte, il Prof Maccari, docente “La Sapienza” di Roma, nonché Presidente Nazionale Anta, ha esposto il progetto di risanamento che non si presenta come la pura e semplice bonifica, visto anche il grado di emergenza, ma la realizzazione di una struttura complessa, una serra idroponica, che non ha contatti con il suolo inquinato, per risollevare in parte l’economia di quei posti. Il Professore Maccari ha mostrato in diapositive l’intero progetto di fronte ad un pubblico incuriosito e voglioso di sapere. Per quanto riguarda la bonifica vera e propria del terreno inquinato, contemporaneamente alla serra, si possono piantare piante chiamate “Vetiver” che bonificano il terreno con le loro radici lunghe piu di una decina di metri.
La seconda parte è invece stata dedicata alle figure politiche intervenute per capire qual’è la posizione della politica stessa rispetto al problema esposto. E così il neo assessore al Comune di Benevento al settore Ambiente, Enrico Castiello, nel fare un excursus su quanto fatto a Benevento e nell’hinterland, avendo lui già ricoperto la carica di assessore al ramo, ha ricordato come già le prime notizie, quando si sollevò il coperchio su questo vaso di Pandora, parlavano del territorio beneventano come sversatoio delle sostanze inquinanti, mandando nel panico una intera comunità.
Il consigliere regionale Giulia Abate, tra l’altro, ha puntato il dito anche sul colpevole ritardo con il quale si interviene fornendo così degli ottimi assist alla camorra per continuare nei suoi sporchi traffici. E poi ha inteso allertare le istituzione: attenzione agli appalti da affidare per le bonifiche: il rischio di infiltrazione camorristiche è altissime.
Il presidente della Commissione Regionale sull’Ambiente, Luca Colasanto, ha invece spostato un po’ il tiro da i rifiuti affrontando per la maggior parte il problema delle trivellazioni e dell’eolico con lo scempio che denuncia dovrebbe interessare l’intero Fortore.
Per Colasanto oltre che stare attenti sulle risultanze e sugli interventi a farsi nella Terra dei Fuochi bisogna stare altrettanto attenti sempre per la salvaguardia dell’ambiente, su quanto avverrà nel fortore per trivellazioni ed eolico.
Infine sia l’on. Luca Colasanto che l’on. Giulia Abbate sono stati nominati ad honorem soci dell’Anta di Benevento.