Sindacati
All’Istituto Le streghe la riunione della Gilda Unams di Benevento: “Siamo con i precari”

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Presso l’Istituto Alberghiero “Le Streghe” di Benevento, si è svolta ieri una affollata assemblea sindacale incentrata principalmente sui problemi riguardanti i precari della scuola. L’assemblea, organizzata dalla Gilda Unams di Benevento, ha visto al tavolo dei relatori alcuni esponenti di spicco del sindacato.
Dopo i saluti della coordinatrice provinciale prof.ssa Colomba Donnarumma, ha preso la parola il prof. Raffaele Salomone Megna, tesoriere nazionale Gilda, che ha trattato in senso generale il tema della politica scolastica, mettendo in risalto la formazione e l’istruzione che, molto spesso, vengono ancora considerate dei costi e non degli investimenti.
L’avv. Carlo Mazzone, della Gilda di Benevento, ha posto l’attenzione sul dramma dei precari che si sono visti reiterare i contratti di lavoro per oltre un triennio, senza intravedere la possibilità in tempi ragionevoli della loro immissione in ruolo. Ora bisogna solo attendere la decisione in merito, da parte dei giudici di Bruxelles, il cui dispositivo va attentamente letto prima di dar luogo a facili illusioni.
Il coordinatore regionale dell’Abruzzo, prof. Claudio Di Cesare, ha messo in evidenza la discrasia esistente tra la normativa europea e quella italiana in merito alla stabilizzazione dei precari della scuola. Secondo Di Cesare non possono essere i tribunali, che per altro non emettono sentenza erga omnes, a risolvere il problema del precariato della scuola.
Ha concluso i lavori il relatore più atteso, prof. Antimo Di Girolamo, coordinatore della Gilda della Basilicata, noto esperto di legislazione scolastica, nonché autorevole penna di Italia Oggi. Di Girolamo ha parlato dei problemi giuridici della scuola, ma ha voluto sottolineare anche un successo del sindacato Gilda in merito al coefficiente delle immissioni in ruolo, arrivato finalmente al 100% dei posti vacanti in organico di diritto.
Non ha esitato nel sottolineare anche gli sprechi della scuola, come l’istituto INVALSI che, a suo dire, valuta il sistema scolastico solo sotto l’aspetto quantitativo, trascurando quello qualitativo. Bisogna lavorare insieme, ha concluso, condurre uniti la battaglia per difendere la qualità e la centralità della scuola pubblica statale ed il decoro e la dignità degli insegnanti.