Sindacati
Bosco (UIL) chiede al Governo Renzi meno tasse sul lavoro per la ripresa dei consumi

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“Le dinamiche economiche del nostro Paese sono sempre negative, nonostante il surplus primario italiano, che pure si è ridotto di poco rispetto al 2012, sia uno dei più alti fra i Paesi dell’area Euro. I dati diffusi, ieri, dall’Istat sono preoccupanti. Infatti, certificano che, nonostante le tante manovre economiche di tagli che si sono susseguite fino a oggi, il debito italiano non accenna a diminuire. Anzi continua a crescere sempre di più”.
E’ quanto dichiara in una nota il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, che chiede al neonato Governo Renzi di aggredire la crisi con politiche non recessive e con investimenti pubblici che siano esclusi dal rapporto deficit/pil. Bisogna che si ponga il problema a livello comunitario e si cambi strategia economica. Il governo Renzi deve immediatamente avviare una fase di sviluppo immettendo risorse fresche nelle tasche degli italiani, riducendo le tasse sul lavoro e sulle pensioni e rinnovando i contratti in modo da riavviare i consumi interni e dare un po’ di ossigeno alle imprese”.
La richiesta da parte di Bosco nasce dall’analisi degli ultimi dati Istat , secondo cui “continua la caduta del Prodotto Interno Lordo (Pil) e la domanda interna con un’ulteriore riduzione della spesa per i consumi delle famiglie e soprattutto della spesa per i generi alimentari”. “I redditi da lavoro dipendente, insieme alle retribuzioni lorde, – dichiara Bosco – subiscono ancora una contrazione. Anche le imprese hanno sempre più difficoltà a stare sul mercato: tant’è che le importazioni hanno subito una flessione. Tantissime imprese stanno chiudendo e qualcuna si trasferisce all’estero, in quanto in Italia l’energia costo troppo, la tassazione è arrivata a un livello insopportabile (circa il 44% del Pil), mancano le infrastrutture e non si investe in ricerca e innovazione. Di fronte a ciò non si può aspettare ancora”. “Ci sarebbe da progettare – conclude Bosco – un immediato intervento e non il classico aumento delle tasse come è stato fatto ancora qualche giorno fa”.