Valle Telesina
Limatola, don Giuseppe Giuliano risponde alle accuse delle Iene: “Servizi manipolati”. E cambia il nome su facebook

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Ha cambiato addirittura il nome sul suo profilo facebook, l’unico strumento utilizzato fino ad ora per difendersi dalle accuse della trasmissione televisiva “Le Iene”. Oggi don Giuseppe Giuliano, 50 anni, parroco della Chiesa di San Biagio Vescovo Martire di Limatola, ha deciso di trasformarsi in “Giuseppe Busines” (con tanto di errore linguistico, sicuramente voluto), quasi a voler sdrammatizzare e a prendersi gioco dei suoi grandi accusatori mediatici.
Nei giorni scorsi il sacerdote era balzato nuovamente agli onori delle cronache locali e non, dopo il servizio del programma di Italia1 – andato in onda mercoledì 29 gennaio -, nel quale il giornalista Giulio Golia rincarava la dose descrivendolo ancora una volta come un prete affarista.
Ennesimo pomo della discordia sarebbe stata la presunta minaccia di sfratto ad una famiglia in affitto presso la parrocchia se non avesse smentito le parole dichiarate nel primo servizio video di novembre 2013.
Alla recente visita di Golia e della sua troupe, sarebbero seguiti momenti di tensione nei quali il cameraman e una collaboratrice del programma sarebbero stati aggrediti verbalmente e anche fisicamente.
A queste accuse, però, don Giuseppe Giuliano ha risposto ancora una volta mediante la bacheca di facebook, dove ha incassato post di stima e affetto da parte dei parrocchiani. Anche don Luigi De Rosa, parroco di Vairano Scalo e a capo dell’istituto per il Sostentamento del Clero nella diocesi di Teano Calvi, si è schierato apertamente avvalorando la tesi del “collega”: la manipolazione dei filmati. Servizi fatti ad arte.
Nelle sue “memorie difensive”, infatti, don Giuseppe Giuliano parla di “manipolazione della realtà” e “mediaticità falsa e contorta”.
Nei suoi post ce l’ha anche con le istituzioni. In un messaggio datato 30 gennaio, il giorno dopo la messa in onda del secondo servizio delle Iene, il prete di Limatola attacca anche il sindaco Mario Marotta, che non aveva certo speso delle belle parole per il prelato. “Il vero scoop – scrive – credo sia stato vedere ancora una volta il sindaco e consorte accanirsi contro la mia persona”.
A questo punto non resta che attendere la prossima puntata.