CRONACA
Rapporto 2013, i dati dell’Ispettorato del Lavoro: “Nel Sannio il 65% delle aziende controllate non è in regola”

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Novecentodue aziende irregolari su un totale di 1385 ispezionate, 1002 lavoratori in nero su 1902 controllati: 469 erano addirittura totalmente privi della benché minima copertura previdenziale ed assicurativa prevista in caso di infortunio sul lavoro. Sono questi i numeri della Direzione Territoriale del Lavoro di Benevento nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta dagli ispettori sul territorio sannita nel 2013.
I lavoratori in “nero” rappresentano il 46% dei lavoratori comunque irregolari.
Uno strumento di particolare rilievo nella lotta al lavoro nero – si legge nella nota dell’Ispettorato – è rappresentato dal provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, qualora venga accertato l’impiego di lavoratori “in nero” in misura non inferiore al 20% del personale presente sul luogo di lavoro.
Le violazioni in materia di orario di lavoro sono state 65, quelle in materia di appalti illeciti e fenomeni interpositori di manodopera 35, mentre in materia di sicurezza sul lavoro le violazioni prevenzionistiche nel solo settore dell’edilizia sono state 119.
Il totale degli importi introitati per le sanzioni irrogate è stato pari ad 745.120 euro, mentre per contributi e premi evasi sono stati recuperati 1.507.097 euro.
Conseguentemente, nel complesso, la Direzione Territoriale del Lavoro di Benevento ha provveduto a recuperare, nel periodo di riferimento, circa 2.252.217 euro alle casse dell’Erario. Una cifra pari ad 1.788.502 euro è stata inoltre iscritta a ruolo a seguito omesso pagamento di ordinanze di ingiunzione che risultano essere 371.
L’intento di arginare il fenomeno del lavoro nero o irregolare e la necessità di recuperare l’ingente gettito sottratto alla contribuzione fiscale, previdenziale ed assicurativa ha così orientato la programmazione dell’attività di vigilanza della Direzione Territoriale del Lavoro di Benevento, effettuata congiuntamente con i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Inps e Inail, verso settori produttivi quali l’edilizia, l’agricoltura, i pubblici esercizi, il tessile e i servizi di logistica che, statisticamente, risultano tra quelli con più elevato tasso d’irregolarità accertata e con la maggiore incidenza d’infortuni sul lavoro.
Per il l’anno 2014 l’attività di vigilanza prosegue nell’ambito del contrasto al lavoro nero in quei settori che hanno formato oggetto di una preventiva analisi di intelligence da parte della Direzione Territoriale del Lavoro.