Sindacati
Un lavoratore licenziato dalla Gesesa nel 2011 è stato reintegrato per sentenza del giudice del lavoro

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Con la sentenza n. 40/2014 a firma del Giudice del Lavoro, Marina Campidoglio, uno di due lavoratori di Morcone, licenziati dalla Gesesa nel 2011e assistiti dall’avv. Pasquale Biondi, è stato reintegrato nell’azienda.
Il giudice, infatti, ha dichiarato “privo di effetti il termine apposto al contratto di lavoro instaurato nel 2004”, convertendo il contratto di lavoro a termine in rapporto a tempo indeterminato ed ha condannato la Gesesa a riammettere immediatamente in servizio il lavoratore licenziato e a risarcirlo dei danni subiti per il periodo intercorrente dal licenziamento alla reintegra.
Il caso riguarda due lavoratori a tempo determinato, licenziati dalla Gesesa Spa nel 2011, motivando questa scelta con la perdita della commessa alla quale erano addetti presso il comune di Morcone.
La Gesesa, infatti, nel 2004, essendosi aggiudicata il servizio di gestione del ciclo integrale delle acque del Comune di Morcone, aveva assunto i due dipendenti necessari all’espletamento del servizio con contratto a termine, includendo nel contratto una clausola per la quale il rapporto lavorativo si sarebbe protratto fino alla cessazione della commessa comunale. Nel 2011, a distanza di 7 anni dall’assunzione, il comune di Morcone è fuoriuscito da Gesesa e i due dipendenti sono stati immediatamente licenziati.
Questi i fatti, dunque. La sentenza di oggi però rende soddisfatti i sindacati.
Secondo Luciano Valle, segretario della FILCTEM-CGIL di Benevento che si occupa delle aziende del settore Gas e Acqua “è stata accolta la nostra tesi secondo la quale la causale giustificatrice di questo tipo di contratto a termine non è legittima perché destinata a mantenere i dipendenti per numerosi anni sempre in stato di soggezione con la possibilità di essere licenziati, senza che l’azienda sia obbligata, in caso di perdita della commessa, ad utilizzare i lavoratori presso altri cantieri, nell’ambito di tutti i Comuni affidati alla società idrica, così come avviene normalmente per i dipendenti assunti a tempo indeterminato, anziché procedere ad un licenziamento”.
Parole di vittoria e soddisfazione sono state espresse anche dal segretario generale della CGIL Benevento, Rosita Galdiero, che ha dichiarato: “La sentenza costituisce un altro importante tassello nella lotta al precariato all’interno della nostra provincia e in particolare nei confronti di società a capitale pubblico, che negli anni passati hanno fatto uso e purtroppo abuso dei contratti precari senza mai procedere ad una stabilizzazione delle posizioni lavorative”.