CRONACA
Inviava bollettini alle imprese facendoli passare per l’iscrizione alla Camera di Commercio. Denunciata coppia

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Avrebbero inviato a circa 1000 imprese operanti su tutto il territorio nazionale bollettini di conto corrente postale dell’importo di 309,87 euro, facendoli passare, in modo ingannevole, come la quota d’iscrizione annuale obbligatoria per le imprese alla camera di commercio.
Per questo motivo una coppia residente in valle telesina – di 44 e 43 anni – è stata denunciata dai carabinieri delle stazioni di Solopaca e Cerreto Sannita, a conclusione di un’indagine durata alcuni mesi. Secondo gli inquirenti i due, marito e moglie, titolari di imprese individuali della zona operanti nel settore del commercio all’ingrosso di macchine industriali, avrebbero organizzato un collaudato sistema per “spillare” soldi a numerose aziende italiane.
Il bollettino, soprattutto per un neofita, sembrava del tutto regolare. In alto a sinistra l’importo, più in basso la causale: «Iscrizione». Poi la specifica: «L’iscrizione è obbligatoria, per le ditte iscritte a: Camera di Commercio, Industria Agricoltura e Artigianato, qualora si desideri fruire dei servizi offerti».
Come accertato dalle forze dell’ordine, il documento sembrava proprio la richiesta di iscrizione alla Camera di Commercio. Peccato però che, a ben guardare, molto in piccolo si poteva leggere il vero intestatario.
Gli imprenditori destinatari, indotti in errore dal contenuto della causale, effettuavano regolarmente il pagamento ritenendo di aver adempiuto al versamento obbligatorio denominato “diritto annuale” previsto per l’iscrizione alla camera di commercio, ma con il pagamento del bollettino la somma però andava a finire sul conto corrente postale cointestato dei coniugi.
In realtà, il pagamento della quota sarebbe servito alla semplice iscrizione della azienda in un portale multiservizi.
Si ricorderà che una vicenda analoga è stata recentemente denunciata dalla trasmissione televisiva “Le Iene” in un servizio in cui due soggetti, originari della Provincia di Napoli e Benevento, avevano organizzato una truffa con modalità analoghe.
I militari, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, Dott.ssa Marcella Pizzillo, che coordina l’indagine, hanno effettuato delle perquisizioni domiciliari presso l’abitazione dei coniugi dove hanno rinvenuto e sequestrato personal computer, numerose ricevute di versamenti, elenchi delle imprese truffate, alcuni bollettini già predisposti e pronti per essere spediti ad aziende di tutta Italia ed infine hanno proceduto al sequestro del conto corrente postale in uso ai medesimi dove confluivano i versamenti fraudolenti.
LA SODDISFAZIONE DI MASIELLO – “Il Presidente della Camera di Commercio di Benevento, Gennarino Masiello, esprime agli Organi inquirenti e al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Benevento il vivo apprezzamento per la recente operazione, nella nostra provincia, con la quale sono stati individuati gli autori del recapito ad imprese di bollettini prestampati che invitavano al pagamento di cifre con richiamo a ipotetici obblighi nei confronti della Camera di commercio.
L’Ente camerale, periodicamente, ha informato tramite comunicati stampa le imprese della provincia sannita che tali bollettini non erano riconducibili ad alcun obbligo né ad alcuna attività camerale.
La Camera di Commercio – si legge in una nota – invita, ancora una volta, le imprese che dovessero ricevere analoghe comunicazioni a rivolgersi, in caso di dubbi, alla propria associazione di categoria, al proprio professionista di fiducia ovvero, alla Camera di commercio, per avere conferma che si tratta di un adempimento obbligatorio o che si tratta, invece, di una mera proposta commerciale, l’adesione alla quale non è obbligatoria”.