POLITICA
Pedicini (MIR) suona la “sveglia” ai politici nostrani: “Puntate su enogastronomia e turismo”

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“Un po’ di anni or sono, alle 7 di mattina, su TeleCapri, una tromba dava la sveglia militare. Noi bimbi sapevamo che, con Mazinga, cominciava la giornata. Mi piacerebbe far risuonare quella tromba su tutta la nostra città, che desse la sveglia a tutta Benevento”. A scriverlo in una nota è il segretario provinciale di MIR, Anna Maria Pedicini.
“Da alcune settimane di trombe – aggiunge – ne sto sentendo, ma non sono quelle sperate. Da quello che vediamo, e dalle interviste ai vari giornali che leggiamo, si evince che siamo in piena campagna elettorale. Dalle europee alle regionali, alle probabili politiche ed amministrative, il nuovo anno appena cominciato è destinato a portarci nella cabina elettorale più di una volta. Da destra a sinistra, passando per il centro, la parola d’ordine è: il nuovo che avanza. Però, poiché di nuovo, nei nomi che si leggono e le dichiarazioni che si rilasciano, c’è ben poco, è ai vecchi che oggi mi rivolgo.
La nostra città – prosegue – sta perdendo pezzi da trent’anni a questa parte. Abbiamo cominciato con la sede ENEL, la Banca d’Italia, il banco dei pegni, la caserma degli allievi carabinieri, la gestione della distribuzione dei giornali, il Mac Donald’s, la Telecom, le ferrovie… alcune comunicazioni con Napoli, Roma, Avellino e Campobasso sono già saltate, l’alta velocità campana si e’ tramutata in alta capacità, con la ferma volontà di Avellino di veder passare per il proprio territorio la strada ferrata (ricordo che ciò accadde anche con l’autostrada circa 30 anni fa). Inoltre il centro commerciale Malies, per contratto, sarà gestito per i prossimi 30 anni da una società di Caserta. A Caserta dobbiamo rivolgerci anche per la pubblicità che appare nelle pensiline di plastica delle fermate dell’autobus. Ad Avellino dobbiamo rivolgerci per la gestione del servizio di vigilanza dell’ospedale civile e a Roma per la gestione della casa di riposo “San Pasquale”, notizia di qualche giorno fa. E questi sono solo alcuni esempi.
Per non parlare – sottolinea l’esponente dei Moderati in Rivoluzione – dei progetti mai partiti, quali la scuola di magistratura, il raddoppio della Telese-Caianello, il polo industriale di Airola, che sono stati usati, negli anni, esclusivamente come pubblicità elettorale.
Tutto ciò ha comportato, in primis, perdite di posti di lavoro e quindi di entrate di denaro, e quindi minore moneta circolante per il comparto commerciale provinciale. In secondo luogo, come effetto di riflesso, ha prodotto una minore capacità di incidenza della politica squisitamente nostrana. Ancora una volta, abbiamo dimostrato di non avere politici capaci di calamitare più attenzione per il territorio.
Negli ultimi 30 anni, Benevento ha visto eleggere, tra i suoi cittadini, consiglieri regionali, deputati, senatori ed europarlamentari, ma a ciò non è corrisposto un aumento dello sviluppo territoriale, nè un miglioramento del tenore di vita. Le attività che sono state poste in essere sembra siano ad esclusivo vantaggio di pochi e questo ha determinato un impoverimento del ceto medio, un abbrutimento della classe politica (vedi le nuove leve, che ricalcano semplicemente le orme dei predecessori, senza dare la giusta svolta a questo modus operandi) e un allontanamento dei cittadini dalla vita politica stessa.
Noi, in qualità di cittadini, chiediamo semplicemente a chi ci governa di avere una maggiore incidenza, di far sentire la propria voce riguardo a tutto ciò che, posto in essere dai gradini più alti, potrebbe arrecare danno alla nostra città. Avete il dovere di tutelarci!
Chiediamo, inoltre, una maggiore attenzione ai due comparti che potrebbero portare indubbi vantaggi economici a tutta la nostra provincia: l’enogastronomia e il turismo. Due settori commerciali che, nell’immediato, potrebbero portare ad una significativa svolta economica positiva.
Ad esempio, riprogrammare l’intera filiera vinicola associando le tante aziende, se possibile, con un marchio unico, da utilizzare per la commercializzazione e far conoscere anche all’estero. Questo porterebbe ad una richiesta di bottiglie tale da rendere concepibile anche una eventuale industria per la fabbricazione delle stesse. Lo stesso vale per l’olio d’oliva, altro vanto delle nostre terre.
Discorso analogo per il comparto turistico. Riqualificare i tanti siti a nostra disposizione per calamitare una frazione più grande della fame d’arte, storia e bellezza che esiste nel mondo. Anche in questo, Benevento non e’ seconda a nessuno, tanto più che, dallo scorso anno, il sito di Santa Sofia e’ un patrimonio mondiale da tutelare. Creare eventi davvero in grado di suscitare la curiosità e attirare l’attenzione (è un esempio il gioco di luci di Salerno che ogni anno porta migliaia di turisti a visitare la città), invece di investire danaro pubblico in operazioni prive di ricaduta per la città.
Chiediamo ai politici, ancora in carica, – conclude Pedicini – di porre in essere nuove proposte e di non farci “scippare” quello che abbiamo sul territorio”.