POLITICA
Erminia Mazzoni: “Pronta a ricandidarmi in Europa”. Sull’abolizione delle Province ribadisce la sua contrarietà
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“Sono pronta a mettere a disposizione del Nuovo Centrodestra la mia candidatura per le prossime elezioni europee”. In un’intervista rilasciata ad Ntr24, Erminia Mazzoni annuncia la sua ricandidatura al Parlamento Europeo alle prossime elezioni di primavera. L’occasione per parlare del futuro politico è stata la riunione per il tradizione scambio di auguri presso la sua segreteria in via del Pomerio.
L’europarlamentare ha illustrato il manifesto della nuova compagine politica, annunciando i prossimi passi del Nuovo Centordestra, e commentando l’esito del voto alla Camera dei Deputati sul disegno di legge su province e città metropolitane. “Ribadisco la mia contrarietà al voto della Camera sul Ddl Delrio”, ha commentato Mazzoni. “Una legge ordinaria per smantellare la costituzione, per eliminare un luogo di rappresentanza democratica e spostare la gestione di servizi essenziali – scuola, lavoro, trasporti, ambiente, sicurezza – verso destinazioni ignote.
Gravissima la situazione delle grandi province dove i sindaci delle città metropolitane assumeranno per atto d’impero il governo del territorio provinciale. Il risparmio che si intende ottenere con questo flagello è impossibile da quantificare.
Tanto è vero che le risorse – vedi la legge di (in)stabilità – si continuano a prendere dall’aumento delle tasse. Non avrei mai pensato di andare oltre i 5stelle! Ma avrei votato contro.
Uscire dall’aula – aggiunge Mazzoni – è un’ipocrisia, un chiudere gli occhi e non assumersi la responsabilità. Ripongo la mia speranza nel manifesto culturale del Nuovo Centro Destra che crede nella sussidiarietà e spinge perché lo stato non faccia mai quello che possono utilmente realizzare le persone, le comunità o le autonome territoriali”.
Proprio il manifesto del Nuovo Centro Destra, scritto da Quagliariello, Roccella e Sacconi, è stato il vero protagonista della serata organizzata dall’On.Mazzoni.
“Come dice nella sua prefazione Alfano, il manifesto definisce l’identità del Nuovo Centro Destra – spiega Mazzoni -. In esso leggiamo che la persona è misura e fine di ogni azione umana. In esso troviamo il concetto di Stato minimo, essenziale ed efficiente, che affidi all’Europa solo alcune importanti funzioni comuni.
Uno Stato nel quale la società si guadagna il suo primato adottando la ricetta dell’economia sociale di mercato, in cui impresa, lavoro e comunità siano liberate dalla oppressione fiscale, da controlli invasivi e preventivi, che bloccano sul nascere ogni iniziativa.
Il manifesto propone un nuovo umanesimo politico fondato sulla società naturale a cui si rifà la nostra Costituzione, sulla giustizia giusta, sobria, certa e tempestiva e sul dialogo tra generazioni, fatto di rispetto per la tradizione con lo sguardo rivolto al futuro”.
Per i tre autori l’Italia – conclude la Mazzoni – può avere ancora un grande futuro se lo costruisce sulle fondamenta della sua tradizione e sulla modernità di un progetto basato su una dimensione pubblica essenziale ed efficace e, soprattutto, sulla vitalità della sua società. Una visione che deve diventare il motto della nostra famiglia”.