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Proteste dei forestali a Napoli. La Fai Cisl: “Inadeguatezza, irresponsabilità e insensibilità dalla Regione”

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“La Fai Cisl aveva già da tempo annunciato la condizione di precario equilibrio dei lavoratori forestali campani, ed anche avvertito le Istituzioni del pericolo di non riuscire più a tranquillizzare i lavoratori e contenere la loro giusta rabbia per l’assenza totale delle istituzioni sul loro dramma. Ebbene tutto quanto da noi annunciato si è palesato nella manifestazione di ieri a Napoli, presso la sede della Giunta Regionale della Campania”.
A scriverlo in una nota alla stampa è il segretario generale aggiunto della Fai Cisl, Alfonso Iannace.
Come FAI CISL, – afferma Iannace – siamo convinti che i gravissimi episodi di ieri tra forze dell’ordine e lavoratori derivino dalla inadeguatezza, irresponsabilità e insensibilità del Governo della Regione Campania.
Questi atti comprovano la incapacità da parte dei vertici della Regione Campania, a rimuovere gli ostacoli che impediscono la risoluzione dei problemi economici e politici legati al mondo della forestazione.
Non dimentichiamo – prosegue – che le federazioni di categoria, ancora una volta avevano chiesto audizione al Presidente Caldoro. È questo che ha scatenato l’azione dei lavoratori che richiedono attenzione su un tema sociale quale la manutenzione del territorio, e soprattutto esigono rispetto.
Malgrado il disinteresse del Presidente Caldoro, il sindacato, con senso di responsabilità, ha continuato a chiedere di essere ascoltato, e solo in serata si è riusciti ad avere una data per un incontro con l’Ass. Nugnes fissato per venerdì 13 dicembre.
Abbiamo avuto assicurazione che si tratterà di un incontro interassessoriale dal quale dovrebbero venire fuori le risposte relative alle risorse indispensabili per la definizione della vertenza dei 4.500 lavoratori idraulico-forestali della Campania. Noi ci saremo.
Ed ancora una volta – conclude Iannace – saremo pronti a discutere della vera riforma della forestazione, la L.R. 11/96, non altro, la quale deve prevedere risorse concrete nel bilancio regionale a partire dal 2015 e risorse immediate per pagare le retribuzioni arretrate”.