CRONACA
Da 17 mesi senza stipendio, operaio forestale si lascia annegare in una cisterna

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Un operaio forestale si è tolto la vita in provincia di Avellino. F. D’A., di 58 anni, di Aiello del Sabato, era dipendente della Comunità Montana Irno-Solofrana e, come i suoi colleghi, da 17 mesi, non riceveva lo stipendio. Si è tolto la vita lasciandosi annegare in una cisterna destinata all’irrigazione dei campi. Quindici giorni fa, D’A., insieme con un altro operai forestale, aveva tentato di uccidersi ma venne salvato dai familiari. Lascia la moglie e 2 figli.
Sul tragico accaduto è intervenuto il segretario nazionale della Fai Cisl Augusto Cianfoni. “La morte dell’operaio forestale, dipendente della Comunità Montana Irno Solofrana di Calvanico (Sa), suicidatosi questa mattina, interpella le coscienze di tanti attori che da troppi mesi mostrano indifferenza e insipienza riguardo alla gravissima condizione in cui versano migliaia di operai forestali in Campania. Regione – Comunità Montane – Governo nazionale, tutti prigionieri della peggiore Burocrazia e del malato Federalismo costruito dal famigerato Titolo V della Costituzione che, invece di semplificare e di responsabilizzare, ha soltanto aggravato la già pessima tradizione della politica italiana e della suddetta Burocrazia alla sterile litigiosità.
Si facciano dunque avanti il Governatore Caldoro, l’Assessora Nugnes o i Presidenti delle Comunità Montane implicate in questa sporca faccenda o il Ministro Carlo Trigilia e, insieme alle loro squinternate Burocrazie, diano – ognuno per ciò che gli compete – una giustificazione moralmente attendibile dei loro concertati fallimenti. Ora la pazienza è finita : i Sindacati Fai Cisl Flai Cgil e Uila Uil decideranno nelle prossime ore azioni straordinarie di protesta affinchè finisca questa vergogna che sancisce il totale fallimento di chi dovrebbe risolvere i problemi e invece l’unica funzione che sanno esercitare è quella dei necrofori di un paese in agonia”