Salute
La Neuromed incontra i medici sanniti: la Genetica Molecolare nella pratica clinica

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I progressi della medicina continuano ad avvalorare la consapevolezza che la conoscenza dei geni che caratterizzano le malattie è fondamentale per adottare diagnosi e terapie sempre più efficaci.
Il futuro di una medicina preventiva basata sulla genetica è ormai prossimo, come si è evinto dall’ultimo meeting scientifico sul tema svoltosi sotto l’egida dell’IRCCS Neuromed e dell’Asl Bn1 a S. Lorenzo Maggiore, in provincia di Benevento.
Il pool di specialisti, riunitosi per fare il punto sui progressi fatti dalla Genetica Molecolare e sulle ricadute sulla pratica clinica quotidiana, si è confrontato sulle più attuali tecniche “di seconda generazione” applicate alla diagnostica molecolare (next generation sequencing), particolarmente utili per la ricerca e per diagnosi più accurate.
Gli specialisti del Neuromed, grazie alle strumentazioni e alle tecniche all’avanguardia di cui dispongono, hanno dimostrato come il Centro di Genetica Molecolare (CGM) attivo presso Neuromed abbia consentito e consenta la tipizzazione di malattie genetiche non solo neurologiche e rare: dalla suscettibilità alle trombofilie alle intolleranze alimentari, fino a sindromi rare come la malattia di Wilson e la leucodistrofia metacromatica. Molta dell’attività del CGM è inoltre riservata alla genetica dei tumori: oggi, grazie alla genetica molecolare, è possibile tipizzare alcuni tipi di tumore offrendo ai pazienti la possibilità di interventi mirati e, in definitiva, di nuove speranze.
Quest’applicazione clinica della genetica molecolare è sempre più diffusa. Non a caso, anche il Laboratorio di Biodiagnostica Montevergine Malzoni ha presentato un nuovo marker per il tumore della prostata molto più sensibile di quelli attuali utilizzati per la diagnosi. Non da ultimo, la genetica molecolare è essenziale nello studio di farmaci di nuova generazione, più mirati e con meno effetti collaterali: anche questo tema è stato ampiamente discusso nel corso del convegno, con grande soddisfazione dei medici intervenuti che ne hanno apprezzato l’utilità a beneficio del paziente. “I vantaggi derivati dalla genetica molecolare sono concreti e, per un numero sempre più ampio di patologie, migliorano effettivamente le aspettative di una qualità di vita sempre meno limitata per chi ne è affetto”.
Ai lavori, coordinati da Angelo Fasulo (Dirigente medico Asl Benevento), hanno preso parte Stefano Gambardella (Responsabile Centro Genetica Molecolare NEUROMED); Rosangela Ferese (ricercatrice Centro Genetica Molecolare NEUROMED); Paola Bruni (Laboratorio di Biodiagnostica della Malzoni Montevergine); Ghassam Merkabaoui (Oncologo presidio ospedaliero “S. Alfonso Maria dei Liguori” di S. Agata dei Goti). Le conclusioni sono toccate all’europarlamentare Aldo Patriciello.