Valle Caudina
Bonea: dopo i fatti giudiziari, il consigliere Cecere Palazzo chiede le dimissioni del sindaco e della giunta

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“La popolazione perbene di Bonea, che è la stragrande maggioranza del paese, è sbigottita e sgomenta di fronte al tentativo posto in essere da un manipolo di personaggi teso a minimizzare un avvenimento tanto grave come quello che ha portato la Magistratura inquirente ad emettere il provvedimento della restrizione della libertà personale, attraverso la comminazione degli arresti domiciliari, in danno di due funzionari del Comune di Bonea, nelle persone di un architetto e di un ingegnere, e di un politico, nella persona del Sindaco in carica all’epoca dei fatti delittuosi contestati.” A scriverlo in una nota stampa il consigliere comunale di Bonea, l’avv. Clemente Cecere Palazzo.
“Tali personaggi – continua il consigliere – dimostrano chiaramente di essere non solo proni verso il potere, ma anche di essere affamati ed assetati dello stesso, al quale sono attaccati come l’edera al muro e dal quale non intendono staccarsi “costi quel che costi”.
Lo sciacallaggio non ci appartiene, per cultura giuridica e per sensibilità civile, stando la prova inconfutabile che siamo stati noi per primi ad avvertire che, allo stato delle cose, non ancora ci troviamo in presenza di condanne definitive; pur tuttavia abbiamo anche osservato, a ragione, come non sia il caso di fare finta che nulla sia successo.
Orbene, sul piano strettamente politico, non v’è chi non veda come nella fattispecie ricorra la necessità, che risponde anche ad un imperativo morale e civile, di rassegnare le proprie dimissioni dai ruoli politici che si ricoprono, non potendo ritenere l’indagato di continuare nel ruolo di capogruppo della maggioranza del Consiglio Comunale di Bonea, né che l’attuale Sindaco e i componenti dell’intera giunta comunale facciano finta di niente, mentre il principale artefice della loro elezione si trova agli arresti domiciliari.
Di qui l’invito, che si rinnova ancora una volta, rivolto al sindaco ed alla intera giunta, di dimettersi, dando luogo allo scioglimento del consiglio comunale, così consentendo al Popolo Sovrano di eleggere una nuova amministrazione nell’esclusivo interesse della popolazione di Bonea. Confidiamo in un sussulto di responsabilità!
Circa le lacrime da rispettare facciamo solamente notare che vanno rispettate le lacrime di tutti, comprese quelle versate da fratelli e da genitori calpestati nei sentimenti più profondi.
Ma questa è un’altra storia che non c’entra con la politica.”