POLITICA
Cosentino libero, Rubano (Udeur): “Gli auguro che possa riconquistare presto quanto ingiustamente gli è stato tolto”

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Francesco Maria Rubano – segretario nazionale Giovani Udeur, portavoce del partito dell’ex Guardiasigilli del Sannio e presidente del Consiglio Comunale di Puglianello – è intervenuto in merito alla notizia della scarcerazione di Nicola Cosentino, ex parlamentare e coordinatore regionale Pdl Campania, non ricandidato dal partito di Berlusconi alle scorse elezioni politiche.
“Le ingiustizie politico-giudiziarie di cui l’Italia è stata spettatrice tra la I e la II Repubblica – sottolinea Rubano – hanno da sempre toccato la mia sensibilità umana e civile. Ricordo con piacere che all’Esame di Stato da me sostenuto presso il Liceo Scientifico di Telese Terme, dedicai la tesi a Bettino Craxi, pur avendo una cultura democratico-cristiana. All’interno della mia militanza politica ho vissuto in maniera forte i momenti bui che nel 2007/08 videro travolto il mio partito, l’Udeur.
Mi piace ricordare – afferma l’esponente mastelliano – l’inchiesta Why Not condotta dal pm Luigi De Magistris: un’inchiesta che con ferocia si abbattè sull’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il risultato fu il proscioglimento di Mastella e addirittura De Magistris fu messo sotto inchiesta. Intanto il clamore mediatico di quella inchiesta regalò a De Magistris il seggio in Parlamento europeo nelle liste IdV.
Voglio ricordare – aggiunge – l’inchiesta Global Service che determinò misure carcerarie preventive ad esponenti della giunta presieduta dal sindaco Rosa Russo Iervolino. L’assessore Giorgio Nugnes si suicidò e successivamente, dopo la morte, fu prosciolto insieme agli altri imputati; il senatore Carmine Mensorio, accusato di associazione camorristica, si lanciò dall’albero di una nave per non aver accettato la grave accusa: anch’egli, dopo la morte, fu assolto, difeso dal mio amico Vittorio Fucci, noto penalista del foro di Benevento.
Tanti altri casi abbiamo nel nostro Paese: al momento mi vengono in mente anche quelli di Tortora e Mannino, accusati di concorso esterno di stampo mafioso/camorristico e dopo anni assolti.
La vicenda di Nicola Cosentino – conclude Rubano – ha destato in me fin dal primo giorno particolare stupore. Sono felice che gli sia stata riconsegnata la libertà. Anche a lui vorrò dedicare i miei studi giuridici. Gli auguro che possa presto riconquistare quanto ingiustamente gli è stato tolto.
Auspico che il Parlamento possa fare una seria riflessione riformando il nostro ordinamento giudiziario”.