POLITICA
Presta (MIR): “La politica in città? Silenziosa, strisciante e omertosa”

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“La politica dei silenzi. Ormai non ci si fa più caso ma la politica in città – ma la Provincia non si discosta molto – è diventata un qualcosa di silenzioso, strisciante, ma la parola più adatta sarebbe omertosa”. Lo afferma in una nota Felice Presta, coordinatore cittadino di MIR.
“I partiti – aggiunge Presta – fanno congressi tra di loro cantandosele e suonandosele da soli, alcuni politici fanno dichiarazioni più o meno intelligenti e amministratori e dirigenti di enti scaricano, se attaccati davanti a giornalisti e a telecamera su problemi contingenti, responsabilità su altri.
E fa niente se il nostro Sindaco non trova di meglio da fare che rispondere ogni tanto sui social network a qualcuno intromettendosi magari in una discussione su qualche piccolo problema cittadino, restando in silenzio su quelli molto più gravi della sua gestione amministrativa.
I silenzi istituzionali, assordanti per certi versi, – continua l’esponente politico – si moltiplicano ogni giorno di più. Non c’è dato sapere nulla sul pignoramento dei mobili dello IACP da parte del Comune, perché i diretti interessati non hanno replicato. Ha già, ma perché pignorare beni mobili quando lo IACP ha un patrimonio immobiliare di 1937 alloggi di edilizia sovvenzionata e di 906 alloggi di edilizia agevolata solo in città? In genere non si pignora solo la prima casa non la duemillesima. Almeno cosi dice la legge.
E i silenzi sugli attacchi di un ex assessore della Giunta Pepe? Neanche in questo caso, nonostante le accuse pesantissime rivolte, si è avuta risposta. Come non hanno avuto risposta le richieste per sapere effettivamente i debiti del Comune, i perché dell’AMTS in crisi, i buchi di bilancio, i lavori iniziati alla Colonia Elioterapica e fermi dopo una distruzione totale.
I lavori del rione Libertà per la spina commerciale che giacciono li abbandonati, l’Arco Traiano ingabbiato da un aliante e il Teatro Comunale chiuso. Ah già abbiamo la chiesa di Santa Sofia patrimonio dell’Unesco e il sindaco va e riceve ogni tanto esponenti per importare turisti a Benevento ma per fargli vedere cosa? Magari il presepe di Dalisi? La mostra dei presepi a Palazzo Paolo V? O le fontane della città adesso curate dopo un appalto dato per la loro manutenzione.
Ah già la loro manutenzione, ma il Comune non ha operai per poterlo fare? Al silenzio dei politici della maggioranza – conclude Presta – si devono accumunare anche quelli della minoranza. La colpa è anche loro di tutto quel che sta succedendo. Svegliarsi ogni tanto e mettere in evidenza un problema non è fare opposizione è fare solo retorica politica. Ma uno non ci fa più caso dato che a Benevento da oltre vent’anni la politica si fa nei salotti e sulla pelle dei cittadini”.