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Toppa Infuocata, Associazione Samniticus: “Tutti i giovani di Benevento si uniscano per difendere quei luoghi”

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“Con orgoglio e ammirazione ho appreso, stamane, la notizia delle riunioni e della manifestazione di protesta mandata avanti dai ragazzi di Fragneto, con l’aiuto e l’appoggio di molti giovani dei paesi limitrofi. Questa sera l’aria a Fragneto Monforte era mefitica, ma Benevento non è stata risparmiata dai fumi tossici proveniente dalla combustione delle eco- balle. I venti di questi giorni portano con se non solo i fumi, ma le grida di chi non vuole vedere la propria terra morire, e i silenzi assordanti di coloro che sanno, che operano e che si nascondono dietro le fiamme”. A dichiararlo è il presidente dell’associazione Samniticus Alberto Febbraro in una lettera inviata alla stampa.
Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo” – parafrasando una famosa frase di fine ‘800 –restare inermi, crederci ed illuderci di essere lontani in quanto Beneventani e far finta di niente. Vorrei, se fosse possibile, che tutte le associazioni giovanili presenti nel capoluogo, insieme alle altre associazioni, ai movimenti studenteschi ed universitari, si unissero nella difesa del territorio, di quei luoghi che sono in comune, affianco a quei cittadini che hanno studiato e studiano nelle nostre scuole, nelle nostre università, lavorano nei nostri uffici, si impegnano nel quotidiano per migliorare una città che, in fondo, è anche la loro.Fragneto e le colline del Fortore sono parte integrante del Sannio, meritiamolo il titolo di capoluogo! E’ il discorso dei Gracchi che va fatto alla classe dirigente della Città, se – a causa di malattie – non arriva cibo, muore tutto il corpo.
“Uniti si può. Tolkien scriveva : Quando cadono i grandi, tocca ai piccoli guidare”.