POLITICA
Ecoballe a Fragneto Monforte, Azione Civile: “Salvaguardare la salute pubblica”

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Sul caso rifiuti a Fragneto Monforte interviene il coordinatore provinciale di Azione Civile Benevento, Giuseppe Di Gioia che in una nota dichiara: “La richiesta del sindaco di Fragneto Monforte e dei cittadini della zona di non essere lasciati soli a fronteggiare il vero e proprio disastro ambientale causato dagli incendi sistematici alle ecoballe a Toppa Infuocata dovrebbe unire un fronte politico amplissimo, a difesa del nostro territorio, a difesa della salute dei nostri concittadini.
Ricordiamo ancora la forza dello Stato e la sua autorità quando si è trattato tempo fa di portare, in situazione emergenziale (la regola in questa regione), i rifiuti dal napoletano verso il territorio sannita, trasferendoli con l’usilio e la scorta di unità dell’esercito. Vorremmo vedere ora, dopo che il nostro territorio è stato utilizzato come risorsa a disposizione della solidarietà nell’emergenza rifiuti, lo Stato presente a difesa e a salvaguardia delle azioni da lui stesso imposte ai territori. Vorremmo vedere il Ministro dell’Ambiente, la Regione Campania interessarsi a quei medesimi luoghi con la medesima alacrità di quel tempo ora che si tratta di salvare i cittadini dalle emissioni di diossina scaturite dai roghi.
La frequenza degli incendi – prosegue la nota – e il loro verificarsi a valle della possibilità della rimozione delle ecoballe da Toppa Infuocata fanno presumere una mano criminale dietro questi atti, una mano che ha decisamente interesse a che i rifiuti restino dove sono e non vengano trasferiti altrove per essere smaltiti. Si accelerino allora gli iter procedurali per la rimozione delle ecoballe e vengano trasportate ad esempio ad Acerra per il trattamento nell’inceneritore.
Noi siamo e saremo sempre contrari all’uso della tecnica dell’incenerimento all’interno del ciclo di smaltimento dei rifiuti, ma lasciar bruciare le ecoballe a cielo aperto è quanto di più pericoloso possa esserci per la salute umana; è preferibile quindi che vengano smaltiti sotto controllo nell’impianto acerrano. In attesa della rimozione delle ecoballe e della necessaria bonifica ambientale del sito, si mettano in atto urgentemente tutte le procedure del caso per la salvaguardia della salute pubblica.
Non è più possibile – conclude – tollerare né l’incapacità dello Stato nel presidio del territorio e nel mantenimento della legalità né una politica immobile e addormentata di fronte a propri concittadini che si sono visti avvelenare le proprie terre, l’aria che respirano e la speranza di una vita almeno normale nella nostra provincia”.