CULTURA
Bombardamenti ’43, le celebrazioni a Benevento. Mugione: “Il ricordo si traduca in impegno per il futuro”
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Sono passati 70 anni dai tragici bombardamenti del secondo conflitto mondiale che hanno lasciato ferite indelebili alla città di Benevento con le sue quasi tremila vittime e la distruzione di un patrimonio culturale ed architettonico dal valore inestimabile.
Per non dimenticare “l’ora tragica della guerra” come l’ha definita l’arcivescovo sannita, Andrea Mugione sono state organizzate alcune iniziative commemorative promosse dall’Arcidiocesi in collaborazione con il Comune e la Provincia.
E’ stato il pastore della Chiesa sannita a presiedere nel pomeriggio una messa in suffragio delle vittime nella Cattedrale del Duomo.
“Un momento di raccoglimento – ha detto Mugione – per riportare al cuore e alla mente quei tragici avvenimenti ma è un ricordo ha sottolineato che deve tradursi in un impegno per il futuro, evitando gli errori commessi nel passato”.
Tra le autorità che hanno preso parte alla funzione religiosa anche l’ex capo di Gabinetto del Viminale, Giuseppe Procaccini, dalle lontane origini sannite e salito agli onori della cronaca per il caso del dissidente kazako.
“Dobbiamo raccogliere l’invito alla pace” – ha detto il prefetto, ricordando come la guerra sia purtroppo oggi un tema di grande attualità con le tensioni in Siria e i timori di un nuovo devastante conflitto mondiale.
Fuori dalla Cattedrale la protesta simbolica del Movimento in Lotta per la Casa che da alcuni giorni ha occupato con un gruppo di famiglie una palazzina in via Episcopio a Benevento.
“Ricordate le tragedie del passato ma dimenticate quelle presenti” è la scritta riportata sullo striscione che è stato esposto dinanzi il sagrato della Chiesa.