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“Flash City”, a San Bartolomeo in Galdo il 21 agosto inaugurazione mostra di Leonardo Pappone

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Mercoledì 21 agosto 2013 , alle ore 18,30 presso i locali del Museo Castelmagno di via Leonardo Bianchi del Comune di San Bartolomeo in Galdo (BN), alla presenza di amici ed estimatori, sarà inaugurato uno spazio pittorico dell’artista Leonardo Pappone.
“Flash City”, questo è il titolo, nasce come propaggine espressiva sulla scia del percorso iniziato da “Leopapp” con la I^ mostra personale, tenuta presso la Galleria Artes contemporanea di Campobasso dal 18 maggio al 15 giugno 2013, “I segni innocenti “ che, ha raccolto un notevole successo di pubblico e di critica.
“Segni innocenti “ il cui titolo venne ideato dalla penna dell’amico e artista campobassano Domenico Fratianni che, ha voluto omaggiare il collega con un testo critico a corredo dell’evento. Come scrive Fratianni: «Leonardo Pappone, da sempre amante dell’arte, compie, imprevedibilmente, una traiettoria liberatoria, usando segni e colori che diventano strumenti di innocenza. Non ha bisogno di strutture particolari, perché, il suo, è un crepitare di mortaretti colorati che ricordano gli incantamenti dell’infanzia».
“L’arte di LeoPapp – scrive parimenti Silvia Valente (curatrice e critica d’arte)- è un atto libero e liberatorio e, in quanto tale, vulnerabile: non vi è presunzione, arroganza intellettuale o citazionismo di maniera; non è uno “sfogo” paranoico e compulsivo. Osservare i suoi lavori presuppone la cancellazione di ogni qualsivoglia sovrastruttura mentale, è un lancio nel vuoto, nella reminiscenza dell’infanzia: non c’è da ragionare – se non a posteriori – ma la visione è lieve e giunge ad essere supposizione di se stessa”.
L’odierna mostra, offre visioni di paesaggi urbani reali o progettati, squarci di città, agglomerati moderni, simbologie, schegge di luci e colori, contaminazioni Pop, sino alle sperimentazioni astratte; dove l’antropizzazione quale processo di colonizzazione, si coglie in modo massiccio, con tutte le alterazioni dei rapporti di equilibrio generati dalla attività umana.
Si avvertono i maggiori rischi attuali del pianeta: sovraffollamento; sfruttamento ed esaurimento delle risorse naturali; inquinamento; globalizzazione; fattori che, nella sensibilità artistica, annichiliscono l’aspetto umano che resta relegato fuori dalla rappresentazione dalle sue stesse opere. L’uomo, l’autore, restano così “fuori” dallo spazio dimensionato, per consentire “un fermo immagine“, “un flash” sulle frame della vita sempre in movimento .