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Salute

Benevento: al “Rummo” caso sospetto di Malattia da Prioni, simile al morbo della “mucca pazza”

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“Encefalopatia spongiforme probabile”, meglio conosciuto come morbo della mucca pazza. La diagnosi è stata effettuata dal reparto di neurologia del “Rummo” di Benevento ad un paziente di orgini irpine.

L’uomo è stato ricoverato nel nosocomio del capoluogo a fine giugno, ma la notizia è stata diffusa soltanto oggi con un comunicato ufficiale dall’azienda ospedaliera.

La diagnosi di probabile Malattia da Prioni – precisano nella nota dall’ufficio stampa – è stata emessa dall’UOC di Neurologia diretta dal dottor Michele Feleppa.

Il paziente, del quale non sono state rese note le generalità, era giunto in ospedale presentando sintomi quali instabilità statica e dinamica seguita da difficoltà nell’eloquio.

Ricoverato presso un’altra Unità Operativa di Neurologia, veniva dimesso con diagnosi di “Cisti del III ventricolo. Emisindrome cerebellare”.

Ma, a causa del progressivo peggioramento dello stato di salute, il 13 luglio scorso il paziente veniva nuovamente ricoverato presso il reparto di Neurologia.

“All’ingresso in reparto – secondo quanto si legge nel bollettino medico – il paziente presentava una disartria, dismetria alla prova indice-naso bilateralmente, atteggiamento distonico specie all’arto superiore sinistro”.

In seguito ad ulteriori accertamenti ed uno specifico esame liquorale con ricerca della proteina prionica, effettuato presso il Laboratorio della Clinica di Neurologia della Seconda Università degli Studi di Napoli è stata confermata la patologia.

Nel corso della degenza il paziente è andato incontro ad un progressivo peggioramento clinico con rallentamento ideo-motorio ed iniziale deterioramento cognitivo.

Lo scorso 30 luglio l’uomo veniva dimesso con diagnosi di “Encefalopatia spongiforme probabile” malattia simile a quella causata da ingestione di carne infetta dal morbo di mucca pazza.

Ora si trova presso il Centro regionale campano per la Diagnosi e Sorveglianza delle Malattie da Prioni dell’Uomo.

Di seguito la nota ufficiale dell’azienda ospedaliera “G.Rummo” di Benevento:

“La U.O.C. di Neurologia con Stroke Unit diretta dal Dott. Michele Feleppa, ha emesso una diagnosi di rilevante importanza su un paziente dell’area irpina giunto all’osservazione per una sintomatologia esordita verso la fine del mese di giugno 2013 e caratterizzata da instabilità statica e dinamica seguita da difficoltà nell’eloquio. Ricoverato presso altra Unità Operativa di Neurologia, veniva dimesso con diagnosi di “Cisti del III ventricolo. Emisindrome cerebellare”. Per il progressivo peggioramento della sintomatologia descritta il paziente afferiva presso il PS del “Rummo” e da qui, per competenza, ricoverato presso il reparto di Neurologia, in data 13.7.2013.

All’ingresso in reparto il paziente presentava una disartria; dismetria alla prova indice-naso bilateralmente; atteggiamento distonico specie all’arto superiore sinistro. In considerazione dell’età del paziente nonché dell’andamento progressivo della sintomatologia, è stato posto il sospetto di patologia degenerativa subacuta del SNC (in particolare una encefalopatia spongiforme), per cui ha praticato esame RM encefalo ed EEG seriati. Tali accertamenti hanno supportato l’ipotesi diagnostica, confermata ulteriormente dall’esame liquorale, con ricerca della proteina prionica (14.3.3), effettuato presso il Laboratorio della Clinica Neurologia della Seconda Università degli Studi di Napoli (Direttore Prof.R.Cotrufo).

Nel corso della degenza il paziente è andato incontro ad un progressivo peggioramento clinico caratterizzato da rallentamento ideo-motorio, iniziale deterioramento cognitivo, peggioramento della disartria, comparsa di impaccio motorio sia nella motilità segmentaria che nella deambulazione, nonché comparsa di movimenti involontari tipo mioclonie specie all’arto superiore.

Si precisa che: in data 30 luglio, si decideva di dimettere il paziente con diagnosi di “Encefalopatia spongiforme probabile” (non è scientificamente possibile al momento una diagnosi di certezza “in vivo”) ed inviarlo presso il Centro Regionale Campano per la Diagnosi e Sorveglianza delle Malattie da Prioni dell’Uomo.

Tale malattia, conosciuta anche con il nome di Morbo di Creutzfeldt-Jakob è simile a quella causata da ingestione di carne infetta dal morbo della “ mucca pazza”.
La Direzione Medica di Presidio ha provveduto a tutti gli adempimenti previsti per legge in caso di tali diagnosi”.

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