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Camera di Commercio, il consigliere Catauro interviene su Enoteca e contributi dell’Ente

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In merito ai punti 2 e 3 del Consiglio Camerale del 29/07/2013 – Preventivo 2013: aggiornamento ai sensi dell’Art. 12 comma 1 DPR 254/2005. Costituzione “Tavolo” per un nuovo modello di sviluppo, il consigliere camerale e presidente di Unimpresa Benevento, Ignazio Catauro, è intervenuto con una nota.
“L’aggiornamento che viene portato quest’oggi all’attenzione del Consiglio – scrive Catauro – contiene una serie di voci di non facile comprensione, che non mettono certo il Consigliere nelle condizione di poter svolgere compiutamente il proprio ruolo, questo per le difficoltà di interpretare i meccanismi che sono stati immaginati e che si celano dietro ogni singola voce.
Ritengo che l’approvazione dell’aggiornamento, come disciplinato dal DPR 254/2005, non costituisca un mero fatto tecnico ma invece debba esprimere un orientamento politico dell’Ente tant’è che per l’approvazione la legge prevede che sia il massimo organo politico della Camera ad esprimersi e cioè il Consiglio Camerale.
Pertanto, stante alle premesse, il Consigliere non può che esprimere una valutazione politica per quanto è chiamato ad approvare ed è in questa ottica che intendo svolgere le mie considerazioni.
Dalla lettura del documento contenente le variazioni del Preventivo 2013, in raffronto al Bilancio di Previsione approvato il 27 novembre 2012 ed a quello di Previsione del 2012, si evincono forme ripetitive di propositi che poi vengono puntualmente disattesi o ancor peggio, non realizzati.
Nel documento in approvazione si evince una sostanziale staticità, – aggiunge – mi preme sottolineare quanto sia stato inutile ed infruttuoso partecipare ai vari tavoli tecnici senza che questi in sostanza abbiano potuto incidere sulle scelte e sulle proposte fatte alla giunta per la redazione del bilancio Previsionale e dei successivi articolati di fatto disattesi.
Tutto ciò evidenzia una mancanza di strategia di sviluppo a sostegno del tessuto imprenditoriale del Sannio, proprio in considerazione del grave momento congiunturale che le Aziende stanno attraversando.
Per non rubare eccessivo tempo e per dar modo anche agli altri Consiglieri di esprimere le loro valutazioni, mi limito ad elencare alcuni casi emblematici a supporto delle mie valutazioni testé espresse.
Il primo riguardo il punto 2 indicato nella voce “Sinergie con altri Enti” di cui al Bilancio indicato nella proposta di riarticolazione della relazione e del Preventivo 2013. Detto punto cita testualmente: Riapertura Enoteca del Sannio nei locali camerali di Piazza Federico Torre – Benevento su cui sono appostati € 300.000.
Cari Consiglieri, – afferma Catauro – è già da alcuni anni che sentiamo il solito ritornello di previsioni di spesa che puntualmente non vengono utilizzati. Mai come in questo caso al danno si aggiunge la beffa. Cioè che per fare l’Enoteca la Camera libera i locali di Piazza Federico Torre locati ad un istituto di credito per cui oggi ci troviamo in una condizione decisamente paradossale, la Camera da una parte non percepisce i fitti di locazione e dall’altra è anche per giunta senza Enoteca. Ribadisco, se ancora ve ne fosse bisogno, che è arrivato il momento di fare una scelta coraggiosa ma necessaria, quella di dotare finalmente il Sannio della propria Enoteca, senza più attendere le decisioni regionali che ci fanno solo perdere tempo prezioso senza raggiungere alcun risultato concreto. E’ facile essere profeti su questa vicenda, non mi stupirei se tale somma venisse riportata anche nel prossimo bilancio preventivo del 2014, senza che nulla di concreto venisse fatto.
Secondo esempio: Punto 4 alla voce “Contributi”.
Per tale voce sono stati appostati 120.000 € di cui 100.000 € per i contribuiti per iniziative promozionali di cui al Regolamento Camerale ed altri 20.000 € per l’acquisto di dispositivi di sicurezza.
Bene. Notiamo con rammarico che la cifra di 100.000 non è certo una voce poco significativa del bilancio di un Ente Camerale, tuttavia bisogna constatare che per l’erogazione di tale somma, ammesso che fosse effettivamente utilizzata dall’Ente, l’iter burocratico per giungere alla effettiva erogazione dei Contributi costerebbe all’Ente una cifra forse superiore a quanto erogato. Paradossalmente potrebbe essere un risparmio per l’Ente se tale voce venisse totalmente abolita, visto anche i contenziosi che tale voce ha ingenerato, determinando costi aggiuntivi per spese legali e amministrative sia per i richiedenti che per l’Ente.
Sul punto della costituzione del “Tavolo” per un nuovo modello di sviluppo – conclude la nota – il Consigliere Catauro ha proposto la creazione di un’Agenzia unica per lo sviluppo sul modello degli altri Paesi dell’Unione Europea per promuovere la crescita e la competitività dei sistemi produttivi ed economici in un contesto globalizzato con sistemi di governante innovativi volti a cogliere le opportunità offerte da mercati per valorizzare le peculiarità territoriali, con particolare riguardo al sistema delle PMI.”