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Femminicidio. Isidea: “Sperimentare il Codice rosa anche nel Sannio”

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Sperimentare anche nel Sannio il Codice rosa. A lanciare l’idea è l’associazione Isidea di Benevento che attraverso il suo presidente Rito Martignetti sottolinea l’importanza di questo progetto che “identifica un percorso per consentire, nel rispetto della riservatezza, di prestare immediate cure mediche e sostegno psicologico a chi subisce violenza: donne, ma anche bambini, anziani, immigrati, omosessuali.
Il codice – spiega Martignetti – prevede inizialmente, all’interno del Pronto soccorso, una stanza rosa (“non rosa come il colore ma come la rosa bianca”), un luogo appartato, dove le persone sono al sicuro, protette nella privacy: non escono per farsi visitare, come accade normalmente, ma sono i professionisti ad entrare e non ripetono tutti le stesse domande.
Il riconoscimento di segnali non sempre evidenti di una violenza subita, anche se non dichiarata, mette in funzione una task force interistituzionale, composta da personale sanitario particolarmente addestrato (medici, infermieri, psicologi), da procura, prefettura, forze dell’ordine, consulte, operatori sociali e dell’associazionismo.
Tale rete articolata di soggetti, – prosegue Martignetti – oltre ad interessarsi alla rapida individuazione degli autori delle violenze, opera stabilmente e sinergicamente per monitorare e tenere sotto controllo le situazioni a rischio nei casi di mancata denuncia.
Il Codice rosa è stato sperimentato per la prima volta nel 2010 dall’Azienda sanitaria di Grosseto e, dal gennaio 2013, la Regione Toscana lo ha indicato tra i progetti a diffusione progressiva nelle strutture di pronto soccorso di tutte le aziende sanitarie.
A Verona l’azione avviata dal Codice rosa è stata condivisa da progetti, comprensivi di corsi di formazione professionale, già avviati sulla stessa tematica dagli enti locali e finanziati dal Ministero delle Pari Opportunità.
La Basilicata, nei giorni scorsi, è stata la prima regione del Mezzogiorno ad attivare il Codice rosa, ovvero la metodologia per il contrasto alla violenza sulle donne, già dal pronto soccorso, e per proteggere tutti i soggetti “deboli” della società”.
Isidea rivolge quindi un appello a tutti, “soggetti istituzionali e non, perché anche nella provincia sannita sia sperimentato il “Codice rosa”, a cui possano essere destinati finanziamenti della Regione Campania sollecitati dall’azione bipartisan dei nostri consiglieri regionali”.