POLITICA
Enti pubblici, Pedicini (Mir): “Il primo passo è la trasparenza dei soldi in entrata e in uscita”

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“Guardare indietro non serve, bisogna andare avanti mettendo un punto fermo. La nostra Provincia è aiutata dal fatto che è una piccola Provincia, poco industriale e le cui risorse sono tutte da ricercare all’interno del territorio stesso. Risollevarsi e guardare avanti sarà più facile”. Lo afferma in una nota Anna Maria Pedicini, coordinatrice provinciale di Mir.
“Primo passo – scrive la Pedicini – è rendere pubblici, visibili e comprensibili tutti i soldi che entrano ed escono da tutti gli enti, partendo dal comune stesso e finendo a tutte le società e privati che lavorano con il pubblico. Cosi facendo si rende la popolazione consapevole e partecipe dell’attività pubblica e soprattutto di come vengono gestite le risorse pubbliche e, mi piace ricordare, che molte, provengono dalle tasse che tutti noi paghiamo e che, cosi facendo, in un giorno non lontano, potrebbero portare ad un abbassamento delle aliquote proprio in virtù del fatto che tutti saremo invogliati a pagarle.
In un momento storico/sociale come quello attuale, dove si è persa la fiducia nelle istituzioni, – aggiunge la coordinatrice provinciale – è divenuto necessario sapere che il denaro viene speso per opere utili a tutta la collettività, per motivi veri.
Se possibile creare, a tal proposito, – prosegue – una sorta di comitato di controllo popolare che vigili sulla gestione dei fondi. Si potrebbe partire, ad esempio, dai circa 40 milioni che la regione ha stanziato per la bonifica delle nostre aree, cioè dell’intera nostra Provincia e garantire, in questo modo, che la bonifica dei siti in questione, avvenga veramente e non solo sulla carta, come già constatato in altri casi analoghi. Passando per i fondi sulla gestione dei parchi archeologici a quelli per la riqualificazione delle aree interne.
Ripristinando una sorta di controllo serio sulle entrate e uscite automaticamente, – conclude Anna Maria Pedicini – le elezioni si svolgeranno in modo serio e corretto, perché la trasparenza e la correttezza si garantirebbero indipendentemente dallo schieramento politico che va a vincerle e che andrà a governare. Quindi il primo passo è verso la trasparenza”.