Comune di Benevento
Femminicidio, Fioretti (Pd): “Bisogna sostenere politiche di prevenzione, tutela e assistenza delle donne”

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“In questi giorni, in queste ore gli episodi di violenza sulle donne si stanno susseguendo in una specie di spirale inarrestabile. Il femminicidio e la violenza sulle donne sono una tragedia sociale che va fermata, e non solo con le parole, ma con i fatti”. A dichiararlo in una nota è il consigliere comunale del Pd, Floriana Fioretti.
“Ben venga il dibattito – spiega l’esponente della maggioranza a Palazzo Mosti -. Chi non sarebbe d’accordo con le proposte fatte in consiglio comunale o da parte di associazioni, movimenti, partiti politici sull’avvio di una riflessione pubblica sul tema del femminicidio. Ma questo non basta.
Mi interrogo spesso – aggiunge – su cosa sia possibile fare subito e in concreto per tentare di arginare in qualche modo questa ondata di follia antifemminile. Al Comune di Benevento mi sono resa promotrice della stesura del regolamento sulla Consulta delle donne che vedrà il suo insediamento con la convocazione da parte dell’assessore al ramo. E’ un importante organismo consultivo e propositivo con la funzione di porre l’attenzione sulle molteplici tematiche riguardanti la condizione femminile.
Occorre tuttavia – continua la Fioretti – alimentare un’infrastruttura istituzionale delle pari opportunità, implementare e sostenere politiche di prevenzione, tutela e assistenza delle donne. Dobbiamo seguire una roadmap che ci consenta di spezzare la catena dei femminicidi e delle violenze. So bene che ci sono enormi difficoltà economiche e non solo presso l’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Benevento, ma negli ultimi anni i fondi nazionali destinati ai centri antiviolenza sono stati quasi completamente azzerati.
Nei giorni scorsi, con la ratifica della Convenzione di Istanbul, – prosegue il consigliere comunale – l’Italia si è impegnata a stanziare le risorse necessarie per prevenire la violenza di genere e proteggere le vittime. La Convenzione di Istanbul pone per la prima volta la questione delle violenze di genere come un problema strutturale: non si tratta solo di punire i colpevoli e proteggere le vittime, ma anche di prevenire ogni forma di discriminazione.
Questa ratifica sicuramente non è un punto di arrivo, – afferma – ma un significativo passo in avanti per porre fine all’incontenibile sequenza di violenze commesse nei confronti delle donne.
E’ il momento di tradurre in misure concrete quanto scritto nella Convenzione, rifinanziando i Centri antiviolenza, adottando misure di protezione, adottando un piano strutturale di educazione nelle scuole, costruendo una rete di collaborazione tra forze dell’ordine, servizio sociale, pronto soccorso e tribunale.
Ritengo – conclude Floriana Fioretti – che occorre fare una battaglia di civiltà per mettere un punto a questa pagina nera per l’intera società e nessuno sforzo da parte delle istituzioni competenti deve essere risparmiato”.