Titerno
Cerreto Sannita, il 5 giugno la commemorazione a 325 anni dal terremoto del 1688

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Nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 giugno 2013, è prevista la commemorazione dei tanti cerretesi che morirono a causa del disastroso terremoto del 5 giugno 1688.
L’iniziativa, curata dalla Società Operaia di Cerreto Sannita, avrà inizio alle ore 19,00 con un corteo che partirà da Piazza Roma alla volta della vicina Contrada San Giovanni. Alle ore 19,30 nella chiesetta di San Giovanni si terrà la Santa Messa di Suffragio celebrata dal parroco della collegiata di San Martino don Edoardo Viscosi.
Alla Messa seguirà una lettura delle testimonianze dei superstiti, tratte da saggi storici e atti notarili dell’epoca, per comprendere meglio come vissero i nostri antenati quei tragici momenti.
La scelta di commemorare le vittime del terremoto nella chiesetta rurale di San Giovanni è dovuta al fatto che questo piccolo edificio di culto fu uno dei pochi a salvarsi dalla furia distruttrice del sisma, tanto che per diversi mesi funse poi da chiesa parrocchiale.
L’esatto numero dei cerretesi che morirono a causa del terremoto non lo si conosce. Secondo lo storico Vincenzo Magnati, vissuto nella seconda metà del XVII secolo, a Cerreto le vittime furono ben quattromila. Questa cifra è confermata da un atto notarile del 1744 e da un’annotazione del Libro dei morti della Collegiata di San Martino laddove si legge che “oltre tremila anime morirono sotto le rovine del terremoto”.
Recentemente Renato Pescitelli nel suo saggio “Palazzi, Case e Famiglie cerretesi nel XVIII secolo”, basandosi sulle relazioni vescovili, ha fissato il numero delle vittime cerretesi in duemila.
Il terremoto del 5 giugno 1688 riveste nella storia di Cerreto Sannita una particolare importanza, non solo per la sua funesta portata, ma anche perché questo evento distruttore segnò l’abbandono del vecchio insediamento medievale e la nascita dell’attuale abitato, caratterizzato da una pianta regolare frutto del progetto del regio ingegnere Giovanni Battista Manni.