Valle Telesina
Movimento Cinque Stelle: perché no al biodigestore anaerobico a Telese Terme

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“I “Telesini a 5 Stelle” rappresentano non una parte, ma una piccolissima parte (meno del 1%) degli elettori che lo scorso Febbraio hanno votato Movimento 5 Stelle a Telese Terme. Una piccolissima parte che ha deciso, con spirito civico e con un’azione di volontariato, di rimboccarsi le maniche ed attivarsi su temi cari al Movimento, le cui azioni si sviluppano dal basso, non dall’alto dei vertici di un Partito o di persone aderenti ad un Partito politico.
Al vice-Sindaco di Telese Terme Aceto suggeriamo di leggere la voce ENERGIA del programma dal primo rigo; è naturale che, se egli legge solo l’ultimo rigo e riporta all’attenzione della pubblica opinione solo quello, tenta di eseguire un’operazione ingannevole, che ha come obiettivi da un lato di minare la credibilità di coloro che si oppongono alle sue tesi, dall’altro di portare l’acqua al proprio mulino.
Si tratta della classica strategia usata dal giornalismo militante e di parte, nonché dai professionisti della politica. Nel programma del Movimento 5 Stelle, alla voce ENERGIA, vengono specificate una serie di proposte dopo le quali, se persiste una carenza dell’offerta energetica e solo in tale caso, si può procedere alla costruzione di nuovi impianti di generazione elettrica.
D’altronde, la contrarietà del Movimento 5 Stelle agli impianti di biodigestione anaerobica, con esclusione di quelli di piccola taglia destinati alle Aziende zootecniche per i propri bisogni, è dimostrata in numerose occasioni, tra cui citiamo la più recente: la prima marcia nazionale ad Assisi con lo slogan “No alle centrali a biogas”, che si tiene proprio in questi giorni ed alla quale è annunciata la partecipazione di Parlamentari del Movimento 5 Stelle.
Riguardo alla gestione dei rifiuti, con riferimento ai rifiuti organici, il Movimento 5 Stelle ha aderito alla strategia dei cosiddetti “Rifiuti Zero” che, per ragioni di sintesi e senza voler essere riduttivi, prevede l’avvio verso sistemi che possano ridurre la loro produzione ed il loro conferimento verso le discariche. Per inciso, va rimarcato il fatto che il Partito “Sinistra Ecologia Libertà”, nel suo programma, condivide in pieno la strategia “Rifiuti Zero”; ci chiediamo da giorni quali siano le ragioni del silenzio sulla vicenda, di Gianluca Serafini, che è Consigliere Comunale di maggioranza a Telese Terme, ma è soprattutto il Segretario Provinciale di “Sinistra Ecologia Libertà”.
La Provincia di Benevento, poco meno di trecentomila abitanti e con una densità di popolazione pari a 137 abitanti/Km quadrato, è la più piccola della Campania ed una delle più piccole d’Italia. Riteniamo che né a Telese, né a Molinara, né in altri Comuni vi sia necessità di ulteriori approvvigionamenti energetici.
La Provincia di Benevento si presenta quale realtà ideale per avviare l’ambizioso progetto “Rifiuti Zero”. Il mega-progetto biodigestori, con lo STIR di Casalduni sovradimensionato per le esigenze provinciali e da adibire anche a Stazione di trasferenza (stoccaggio e trasferimento), a nostro parere, risulta non necessario oltre che sconveniente. E tralasciamo, per ragioni di spazio, di introdurre argomenti inerenti l’ambiente (emissione di CO2) e la salute (Clostridium botulinum).
Inoltre, non parteciperemo mai ai “dialoghi costruttivi” o “gruppi di lavoro” cui ci hanno abituati i politici ed i Partiti, non ci incantano, conosciamo bene il loro “senso unico”, la loro “parziale” utilità e la loro logica; noi dialoghiamo con i cittadini.
Infine, l’iniziativa del Referendum nasce perché noi ai politici non crediamo, non crediamo al “nulla di deciso” quando i cittadini sono interpellati con 6 mesi di ritardo, e senza spiegarcene le ragioni; e poi, la materia è delicata, controversa e di grande attualità, se non ora quando ricorrere ad una delle più alte espressioni di democrazia?”.