POLITICA
Capezzone all’amministrazione Pepe: “C’è solo una soluzione: il dissesto”

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Dopo il consiglio comunale svoltosi ieri sera, il consigliere del Pdl Roberto Capezzone è intervenuto con una nosta stampa. Di seguito il testo.
“Non condivido le conclusioni cui è giunto il Sindaco di Benevento al termine del dibattito sul conto consuntivo. Il contenzioso sugli espropri delegati che incide sul debito comunale per circa 25 milioni è storia vecchia, risale agli ani 80 ; pertanto non è credibile che l’amministrazione Pepe abbia riconosciuto ben 20 milioni di euro per debiti fuori bilancio nella scorsa consiliatura e non abbia avuto contezza della gravosità di tale situazione almeno sul piano di una doverosa ricognizione del debito.
Basta mettere a confronto le cifre del salva enti: 34 milioni e 600 mila euro con la richiesta avanzata dalla giunta di accesso alla cassa Depositi e Prestiti ai sensi del D.L. 35 per ben 40 milioni e ottocentomila euro, per capire che i debiti certi liquidi ed esigibili affossano la finanza comunale e la portano verso il dissesto.
Ho sollevato dubbi sulla gestione dei residui attivi e sui criteri di appostamento nel rendiconto 2012, avevo richiesto una commissione d’inchiesta sui debiti fuori bilancio, non per accertare responsabilità ma per conoscere le cause amministrative di tale grave squilibrio mi ritrovo di fronte a un’atteggiamento che è irresponsabile e fuorviante.
E’ bastato che i creditori dell’AMTS effettuassero un pignoramento presso terzi per mandare in tilt il Comune e l’Azienda per un credito di un milione e 900 mila euro immaginate cosa accadrebbe se i creditori attivassero pignoramenti per quaranta milioni di euro.
La maggioranza, oltre ad essere mal guidata sul piano della politica finanziaria, non vuole prendere atto della gravità della situazione e invoca interventi legislativi che difficilmente consentiranno al Comune di andare avanti.
La stessa Cassa Depositi e prestiti ha già risposto all’Ente affermando che può solo attribuire l’importo di 3 milioni e ottocentomila euro; una goccia d’acqua nel mare dei debiti.
La soluzione politica è a mio giudizio una sola: la dichiarazione di dissesto e l’assunzione di una responsabilità politica e amministrativa che se non ammessa potrebbe trasformarsi in una maggiore e piu grave responsabilità con danno ulteriore forse irreparabile per la nostra città”.