POLITICA
Lutto nel mondo politico: morto l’ex ministro irpino Antonio Maccanico

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È morto martedì mattina, a 88 anni, in una clinica romana, l’irpino Antonio Maccanico. Lo rendono noto all’Ansa alcuni suoi stretti familiari. Maccanico è stato segretario generale del Quirinale con Pertini, più volte ministro e sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Ciampi.
Giurista, parlamentare, più volte ministro (autore tra l’altro della seconda legge, dopo la Mammì, di riordino del sistema radiotelevisivo), presidente di Mediobanca. Quella di Antonio Maccanico è una vita spesa al servizio delle istituzioni, in cui entrò giovanissimo, subito dopo la II guerra mondiale e la laurea in giurisprudenza ottenuta all’università di Pisa nel 1946, nel giugno 1947, durante il periodo dell’Assemblea Costituente.
Ex azionista, sposò le idee comuniste fino al 1956, dalle quali si distaccò con l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Urss, Maccanico ha incarnato la figura del dirigente al servizio dello Stato: fu a capo dell’Ufficio legislativo del ministro del Bilancio, segretario generale della Camera, consigliere di Stato e segretario generale della presidenza della Repubblica con Sandro Pertini e nella prima fase del settennato di Francesco primo Cossiga.
Autore di diverse pubblicazioni nel campo della finanza pubblica e di problemi istituzionali e politici, è il rappresentante dell’Italia nel Comitato ad hoc di Bruxelles per la preparazione della convenzione europea per le elezioni dirette del Parlamento Europeo, comitato del quale è stato presidente dal settembre al dicembre 1975.
Presidente fu anche di Mediobanca nel biennio 87-88, nella fase di privatizzazione dell’istituto.