POLITICA
Oneri alle imprese per gli impianti di condizionamento. Interrogazione della De Girolamo al ministro Clini

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Interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del Mare, Corrado Clini, della deputata del Popolo della Libertà Nunzia De Girolamo. Oggetto della richiesta, “gli ulteriori oneri e costi che il Governo pone a carico delle imprese di installazione di impianti di condizionamento che proprio in primavera svolgono la loro maggiore attività e che rischiano di subire un danno insopportabile in termini economici, derivante dal fermo delle attività”.
Infatti, l’articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43, (che da attuazione al regolamento CE n.842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra), ha istituito il Registro informatico dei gas fluorurati serra a cui le imprese si dovevano iscriversi entro 60 giorni, ovvero entro le ore 24.00 di ieri, pena l’impossibilità di continuare a svolgere le proprie attività.
“Tale obbligo – afferma la De Girolamo nell’interrogazione – è previsto anche per tutti gli operatori che installano apparecchiature contenenti gas serra (pompe di calore, gruppi frigoriferi, condizionatori d’aria, lavatrici industriali, climatizzatori in abitazioni e su auto) e visto che la stragrande maggioranza degli operatori deve ancora iscriversi al Registro, di conseguenza circa 200.000 installatori di impianti e autoriparatori rischiano di trovarsi senza lavoro oppure di dover operare fuori legge, con il rischio di subire le pesanti sanzioni previste che partono da 10.000 euro”.
Per la parlamentare del partito di Berlusconi “l’obbligo di iscrizione al Registro non è previsto dal Regolamento Europeo 842/2006, per cui rappresenta quindi un appesantimento burocratico della normativa italiana rispetto a quella europea (gold-plating), da cui derivano ulteriori oneri e costi a carico dei soli operatori italiani provocando un ulteriore gap competitivo con quelli europei”.
Per cui, l’onorevole De Girolamo chiede al ministro Clini di sapere “quali siano le iniziative tempestive e urgenti, anche di carattere legislativo, che il Governo intende adottare al fine di differire il termine di iscrizione nel Registro dei gas fluorurati serra, per evitare che un così elevato numero di imprese rischi il blocco totale dell’attività lavorativa, in un momento storico ed economico di profonda crisi; se non ritenga necessario e improcrastinabile assumersi l’impegno di un’iniziativa legislativa urgente per ovviare ai numerosi problemi che il DPR 43/2012 ha provocato ad alcune categorie imprenditoriali, così come più volte manifestato dalle associazioni imprenditoriali.
Per evitare altresì che si verifichi, ancora una volta, l’appesantimento di un regolamento europeo in fase di trasposizione legislativa a livello nazione”.