Valle Caudina
Cava di Durazzano. Il “no” dei Giovani Democratici sanniti

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La Federazione provinciale dei Giovani Democratici di Benevento esprime il suo no alla cava del Comparto estrattivo C12BN e C12BN-01 nel comune di Durazzano relativa all’estrazione di calcare da calce.
A tal proposito i GD sanniti condividono le iniziative intraprese finora dal comitato “NO CAVA” invitando a sottoscrivere l’appello presente anche on-line sul sito www.smavnocava.it.
“Insieme alla vicenda trivellazioni, che interessa fortemente la nostra provincia, Caldoro non perde occasione, ancora una volta, di dimostrare una totale insensibilità nei confronti della tutela ambientale, paesaggistica e della saluta pubblica. – dichiara Antonio Iavarone, segretario provinciale dei Giovani Democratici Sanniti -. In questo caso non possiamo parlare di un’assenza di politica ambientale ma, anzi al contrario, dobbiamo riscontrare un indirizzo ben determinato, da parte della giunta Caldoro, che punta a fare di questa regione il “mostro” ecologico di un’intera nazione.
Preoccupanti le politiche ambientali messe in atto fin ora e che ancora una volta toccano, in prima persona, un “polmone verde” come il Sannio. La tutela dell’ambiente e con essa della salute pubblica – conclude Iavarone – sono prerogative dalle quali non si può prescindere per fare della Campania una regione che sia in linea con gli standard di vivibilità delle altre regioni europee”.
“Le politiche della nostra regione sembrano non tenere minimamente conto del già forte tasso di inquinamento ambientale e paesaggistico campano, della terra felix che fu dei Romani e che oggi viene sempre meno preservata, quando non devastata, con dubbia necessità – continua Rosa Gaudino, membro della segreteria provinciale dei GD -. L’attività estrattiva selvaggia nei decenni ha già deturpato diverse aree del casertano, alterandone irrimediabilmente la biodiversità, pregiudicando la produzione agricola locale e aumentando il rischio idrogeologico.
Non possiamo dunque – conclude Gaudino – non manifestare piena solidarietà e sostegno alla popolazione dell’area interessata dal nuovo insediamento estrattivo e delle zone limitrofe, le cui istanze sembrano non trovare adeguati luoghi di confronto”.