Salute
Boom pazienti celiaci, troppi non sanno di soffrirne. A Napoli corso di aggiornamento sui rischi

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E’ boom di pazienti che soffrono di celiachia. Un esercito di persone afflitte da questa malattia, 500.000 in tutta Italia, 50.000 solo in Campania, con in più un problema nel problema: solo in pochi sanno di soffrirne.
Secondo i numeri degli esperti, per un paziente che ne è a conoscenza ce ne sono altri 7 che ignorano la loro malattia e presumono di essere sani rischiando, a lungo andare, conseguenze anche gravi come il tumore all’intestino.
Si tratta, infatti, di una patologia con sintomi atipici e che, tra l’altro, la medicina sta approfondendo solo di recente. La percentuale di casi individuati è bassissima, all’incirca uno solo su 5, e in Campania i pazienti che si sottopongono alle cure sono solo 10.000. Eppure la diffusione è davvero enorme e in costante crescita.
Da uno studio americano su campioni di sangue congelato, è emerso che nel 1948 c’era un caso positivo su 500 campioni, nel 2003 un caso su 250 e nei giorni nostri si e’ arrivati a uno su 100.
L’argomento è stato l’oggetto del corso Aspetti medico legali della malattia celiaca organizzato a Napoli dalla casa editrice Idelson Gnocchi in collaborazione con l’Universita’ Federico II e il patrocinio della Regione Campania.
”La celiachia – dice il docente di Medicina legale alla Federico II di Napoli, Claudio Buccelli, responsabile scientifico del corso – è una vera e propria malattia sociale. E’ molto diffusa, ma poco conosciuta. Con questa patologia si vive normalmente, ma è importantissima una diagnosi precoce”.
Secondo quanto spiegano gli esperti, quello che della celiachia trae in inganno sono i sintomi abbastanza generici: di tipo gastrointestinale, stanchezza, anemia, osteopenia e osteoporosi. Eppure basterebbe una banale analisi del sangue per averne contezza ed evitare conseguenze anche gravi. Statisticamente, 8 casi su 3000 sviluppano infatti anche un linfoma intestinale.
Ma cos’è di preciso la celiachia? ”Si tratta di un’intolleranza alimentare al frumento e ad alcuni cereali che ha una predisposizione genetica – docente di Gastroenterologia all’Universita’ di Salerno, Carolina Ciacci – La celiachia dura tutta la vita e per sostituire i carboidrati la dieta può essere bilanciata con altri alimenti come il riso, il mais e le patate. Si tratta di una patologia che causa numerosi problemi e che porta a uno stato di malessere anche economico. Per questo e’ importante aumentare la consapevolezza diagnostica”.
Trent’anni fa si pensava infatti che si trattasse solo di una malattia pediatrica e il test e’ cosa assai recente, risale solo al 2000. Cosi’ si spiega questo boom negli ultimi 10 anni.
”Certamente però – dice la Ciacci – osservando questi numeri, è indubbio che a incidere sono anche fattori ambientali e una dieta troppo ricca di glutine”.
Il corso organizzato sarà anche un laboratorio per studiare come vivono i pazienti celiaci e soprattutto gli eventuali problemi medico legali. Non è ancora diffusa a sufficienza la legge 123 secondo la quale i pazienti affetti da celiachia hanno diritto ad alimenti gratis e che le mense pubbliche sono obbligate a rifornirsi di alimenti privi di glutine.