Provincia di Benevento
L’aula Vergineo ospiterà l’incontro con Delle Chiaie. Cimitile chiarisce: “Sia solo iniziativa di conoscenza e discussione”

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La presentazione dell’ultimo libro di Stefano Delle Chiaie avverrà nell’aula Vergineo del Museo del Sannio. Lo ha confermato in una nota il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, pur evidenziando nella sua dichiarazione un enorme “imbarazzo” per l’iniziativa.
“Come ho già avuto modo di dire, – scrive Cimitile – non conoscevo né, viste le procedure amministrative della Provincia, potevo conoscere la presenza di Stefano Delle Chiaie nell’iniziativa promossa dall’associazione culturale “Generoso Simeone”.
Ciò detto, non posso nascondere che tale conoscenza mi avrebbe procurato enorme imbarazzo e forte contraddizione fra la necessità di garantire alla cultura la libertà di affrontare qualsiasi tema e qualsiasi testimonianza, la necessità di assicurare garanzie istituzionali e democratiche, ed il mio sentimento di parte.
Appartiene alla mia cultura ed alla mia storia passata e presente – aggiunge il presidente della Provincia di Benevento – la contrapposizione totale, convinta e praticante alle idee, alle organizzazioni ed alle attività politiche di Stefano Delle Chiaie, un dissenso inconciliabile che si è da sempre radicalizzato in pieno e totale rigetto.
Ho vissuto in prima persona l’impegno e la lotta alla destra eversiva negli anni di piombo, dei tentativi golpisti e dello stragismo. E su quegli anni e su quella esperienza non sarà mai sufficiente ogni attività di analisi ed approfondimento, anche attraverso il ricorso alla testimonianza non solo di chi ne fu vittima, ma anche di chi ne fu “protagonista negativo”.
Senza mai sottovalutare il pericolo di nuove riproposizioni, ora che già da alcuni decenni quelle idee e quell’estremismo eversivo sono stati sconfitti, non ho paura di farmene raccontare l’articolazione ed i ragionamenti, perché è con questo che se ne svelano aberrazioni e devastanti effetti. Inoltre, è anche con questo che si vaccina contro forme contemporanee di neo-nazismo e neo-fascismo.
Io voglio sperare – continua – che a nessuno venga per la testa di trasformare in apologia dell’eversione nera degli anni ’60 e ‘70 quella che è stata annunciata e presentata come una iniziativa di conoscenza e discussione critica di quelle esperienze. Non fosse così, come ieri, anche oggi sapremo sconfiggerli ancora.
Credo – conclude Cimitile – che lo scongiurare eventuali intenzioni propagandistiche o tentativi di “improponibili apologie”, sia nella volontà e sotto la responsabilità dell’associazione culturale che ha promosso l’incontro. Non per questo ci sottrarremo all’ovvio monitoraggio e alle nostre responsabilità”.