CRONACA
Camorra: la D.I.A. disegna la mappa dei clan operanti nel Sannio

Ascolta la lettura dell'articolo
Nessun cambiamento significativo nelle organizzazioni criminali a Benevento. Lo rileva la relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia da gennaio a giugno 2012.
Secondo quanto si legge nel documento – che traccia il quadro criminale delle aree sannite – continua la leadership locale della famiglia Sparandeo, attiva nei mercati criminali delle estorsioni, dello sfruttamento della prostituzione e del narcotraffico.
Sul territorio nostrano la D.I.A rileva anche una certa stabilità negli assetti camorristici, i cui equilibri sono sempre incentrati sull’operatività del clan Iadanza-Panella di Montesarchio, e sulla preminenza dei Pagnozzi nell’area caudina. Nel tempo, infatti, il clan di San Martino Valle Caudina ha stretto legami con quello dei Perreca di Recale, ma anche stabili contatti extraregionali con i Moccia di Afragola nella città di Roma, dove i referenti camorristici cooperano in attività illecite utilizzando anche i favori di vari esponenti della criminalità romana.
Tuttavia, per quanto riguarda l’andamento dei reati spia commessi in provincia, la relazione del Ministero evidenzia che, rispetto al semestre precedente (luglio/dicembre 2011), c’è stata una generale diminuzione delle segnalazioni. Diminuiscono le rapine (da 43 a 32), le estorsioni (da 19 a 10), gli incendi (da 233 a 61) e i danneggiamenti (da 434 a 365).