POLITICA
Cormano (Azione Universitaria): “De Girolamo amante delle nomine calate dall’alto e della cooptazione”

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“Dalla disfatta delle comunali del 2007, la De Girolamo ha iniziato una nuova relazione: tradita dalle preferenze, ha scelto un nuovo amore, quelle delle nomine calate dall’alto e della cooptazione”. Questo è stato il commento di Andrea Cormano, consigliere di Facoltà e di Ateneo nell’università Sapienza di Roma, eletto nelle fila di Azione Universitaria, dopo la presentazione delle liste del PDL per quanto riguarda la Campania 2.
“A questo punto – continua Cormano – la De Girolamo è stata “meglio” della Minetti. È stata nuovamente cooptata anche se, nella classifica degli indici di produttività parlamentare, occupa la 410 posizione con un punteggio di 134. Molto poco per un secondo posto in lista. Mi chiedo, se l’elemento primario per la rielezione era l’affidabilità, come può esserla una parlamentare che è coniugato con uno dei vertici del PD e firma documenti insieme a esponenti del PD? Tutto ciò è frutto di questa legge elettorale assurda senza preferenze”.
Ma per il consigliere Cormano, c’è un altro aspetto che deve essere sottolineato ed è un dato completamente politico: “La De Girolamo – aggiunge – è stata catapultata in parlamento senza nessuna esperienza sul campo. Questo il suo curriculum vitae: elezioni comunali di Benevento anno 2007, 178 voti, non eletta. È stata nominata Presidente Provinciale con la nascita del PDL e poi rinominata lo scorso anno con un falso congresso, tramite un’unica lista già stabilita a Roma dai vertici del partito e con il metodo della cooptazione, usato dai baroni per assicurare la propria clientela negli organi collegiali delle università”.
“Eppure – continua Cormano, ricordando le parole della De Girolamo, nella trasmissione radiofonica “La zanzara” – ha avuto il coraggio di criticare eletti con le preferenze, che hanno fatto della propria attività politica una vita di militanza e di partecipazione. Ma ricordiamo come è andata a finire questa battaglia: è diventata oggetto di scherno del movimento politico nazionale giovanile con lo slogan “Nunziamai”. Una persona amante del territorio invece di svendere il Sannio, avrebbe fatto le primarie provinciali per scegliere i candidati da inserire nelle liste”.
“In questo modo – conclude la nota – è stata premiata l’improduttività. La conferma arriva da questi altri dati: restano fuori il senatore Viespoli (posizione 82 con indice produttività 309, il senatore Izzo (posizione 165 e indice produttività 193) e tanti altri esponenti del territorio che sicuramente hanno lavorato di più di lei. Gli altri beneventani, scavalcati da esponenti di territori extraregionali, sono diventati i tappa buchi della lista agli ordini della De Girolamo”.