POLITICA
Gabriele Corona: “Questa esperienza amministrativa è finita. Manca la capacità di garantire le regole”
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“Credo che questa esperienza amministrativa sia finita. Non c’è la capacità di garantire le regole”. Chiude così Gabriele Corona la conferenza stampa indetta da Altrabenevento, non per commentare i fatti accorsi negli ultimi giorni alla casa comunale, ma per promuovere una riflessione più ampia sullo stato della città.
Benevento per Gabriele Corona, sospesosi dalla carica di presidente dell’associazione contro il malaffare, si trova ad un punto di non ritorno: “vige l’anarchia della prepotenza”.
Una conferenza partecipata, non solo dai giornalisti. Nella sala consiliare di Palazzo Mosti erano presenti molti dei consiglieri di opposizione, assessori e anche il sindaco della città. Due i tempi principali su cui si è focalizzata l’attenzione di Altrabenevento: il parco Cellarulo, su cui si è accentrato l’interesse anche della Procura, e la vicenda della casa, secondo alcuni appartenuta a San Gennaro, acquistata, al doppio del prezzo di mercato, nel maggio 2006 dall’amministrazione, D’Alessandro.
Poi ci sono per Corona altre situazioni, definite anomale. Come la vicenda di piazza Duomo, “dove un’opera pubblica viene costruita su suoli privati non ceduti”. O ancora la “dimenticanza”, citando le parole di Corona, “del Comune di riscuotere fitti di ex asili, solo perchè ci si è candidati in una lista al sostegno del sindaco”. Un riferimento alla situazione del L@p Asilo 31 neanche troppo velata.
La responsabilità Corona le addossa a tutto il consiglio comunale: “troppe le assenza dell’opposizione in occasione delle votazioni per il puc e l’housing sociale”. E poi continua: “Non è questione di meglio oggi o ieri. Soltanto prima non c’erano le indagini…”.
Per Corona, dal punto di vista giudiziario, la vicenda del Sindaco è la meno grave, ma forse ha una responsabilità ancora più grande, quella politica, dovuta al mancato controllo. Un’amministrazione che sta seguendo un vicolo cieco: “Credo che questa esperienza amministrativa sia finita. Non c’è la capacità di garantire le regole”.