POLITICA
Cambiare#si può: continuano gli incontri per la lista Rivoluzione Civile

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Martedì 8 gennio, alle ore 17,30, presso la Libreria Luidig, sul Corso Garibaldi, si è svolta la 5a assemblea sannita di “Cambiare#si può” (per una presenza alternativa alle elezioni del 2013). I presenti (cittadine/i attivi, rappresentanti di movimenti, associazioni, soggetti politici) hanno discusso delle importanti novità relative alla costituenda lista Rivoluzione civile, che avrà come candidato premier Antonio Ingroia.
Ad apertura di assemblea, Gabriele Corona, tra i promotori di Csp ma successivamente artefice del Movimento arancione nel Sannio (che fa riferimento al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris), ha voluto farsi portavoce di una istanza unitaria nella costruzione della lista ed ha sollecitato momenti condivisi di tutte le componenti della lista, che fanno riferimento a partiti o alla società civile, condivisa da tutti i presenti.
Si è data poi lettura del comunicato dei due “emissari” di Csp, delegati ai contatti con Ingroia, Bengasi Battisti e Antonio Bruno: «Sui 10 punti programmatici CPS Ingroia ha ribadito la totale condivisione richiedendo una presenza di CPS al tavolo programma». L’assemblea ha accolto con particolare piacere il netto no alle grandi opere (tra cui la Tav) e l’infondatezza delle voci sulla solidarietà di Ingroia ai funzionari coinvolti nel massacro della Diaz. Il comunicato ribadisce la collocazione alternativa al centrosinistra di Rivoluzione civile, senza “se” e senza “ma”. Nell’ultima parte del documento si legge della chiara volontà da parte di Ingroia di dare una visibile preponderanza alle candidature provenienti dalla società civile con «l’obiettivo è di avere un numero di prevedibili eletti dal 55 al 70%».
I partecipanti hanno concluso formulando l’invito a tutti i soggetti già operanti da tempo nella costruzione di Rivoluzione Civile nel Sannio a partecipare alla prossima assemblea, che si terrà venerdì prossimo (11 gennaio) alle ore 17,30, con l’auspicio di poter discutere di tutti gli argomenti in questione, preparare la campagna elettorale e addivenire (a partire dalle candidature già avanzate sia da parte di “Cambiare si può” che da parte del Movimento Arancione), possibilmente, a proposte unitarie, fatta salva l’autonomia dei singoli soggetti in causa.