Valle Caudina
Sant’Agata de’ Goti: Di Nuzzi (Grande Sud) interviene sui disagi creati da Poste Italiane

Ascolta la lettura dell'articolo
Il Presidente del Club del Grande Sud di Frazione Bagnoli del Comune di Sant’Agata de’ Goti, Pietro Di Nuzzi, partito che a livello Regionale capo all’On.Marco Pugliese e a livello Provinciale e cittadino fa capo al Coordinatore Evangelista Campagnuolo, intervine sul degrado delle poste italiane.
“Come tutti sappiamo – spiega Di Nuzzi – Poste Italiana è la più grande azienda di servizi italiana, venne fondata nel 1862 come un’ azienda autonoma che gestiva in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello Stato diventando poi così oggi un società per azioni di enorme importanza il cui capitale è detenuto al 100% dallo stato attraverso il ministero dell’economia e delle finanze.
Questa grande azienda ha avuto ed ha una notevole importanza, ricevendo ragguardevoli onorificenze e offrendo una vasta gamma di servizi e qualità a tutti i cittadini con risultati finanziari in rilevante crescita. Ma da qualche parte si erge una lacuna. Purtroppo in alcune zone, come quelle del beneventano, Poste italiane ha deciso di trascurare o meglio “creare” alcuni problemi, come la chiusura di alcuni uffici postali nella zona del santagatese (Bagnoli, Faggiano, ecc..).
I servizi che verranno tolti ai cittadini, soprattutto a quelli più anziani, nei territori lontani dai grossi centri, già privati da tanti servizi pubblici non saranno più garantiti come in passato (scuola, trasporti, ecc..).
Altro grande problema a cui i cittadini del santagatese devono far fronte – prosegue l’esponente di Grande Sud – è il disagio nella consegna della corrispondenza: molti, infatti, si erano anche rivolti ad autorità di competenza del posto per segnalare come da tempo la corrispondenza a loro indirizzati arrivi in ritardo, provocando non pochi problemi anche di natura economica, i quali si sono sentiti rispondere che la distribuzione della corrispondenza ha subìto un rallentamento dovuto alla temporanea assenza dell’addetto al recapito, soprattutto in zone rurali e dalla incompletezza o errata compilazione di indirizzi comunicati per lo più alle aziende fatturatrici.
Quando nel maggio del 2011 venne aperto l’ufficio postale nel centro storico di Sant’Agata dè Goti venne affermato che alla città era stato distribuito un servizio di fondamentale importanza che con il tempo doveva essere perfezionato, prevenire ogni tipo di problema e non da “recuperare”.
I servizi postali – conclude Di Nuzzi – sono ad altissima rilevanza e impatto sociale, per cui non si può non tener conto dell’effetto che una loro riorganizzazione produce sui territori. Perfezioniamo ma non peggioriamo!”.