POLITICA
Chiusolo (Psi) : “Stanno scippando l’Asl al Rione Libertà e i cittadini non lo sanno”

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“Quello che sta accadendo all’Asl di Via Minghetti rasenta il paradosso ed è insostenibile per tutti gli abitanti del popoloso quartiere. Con decorrenza 1° Gennaio 2013 i prelievi e le analisi si potranno fare solo il mercoledì, mentre gli altri giorni si dovrà far ricorso alle altre strutture pubbliche o private della città”. A denunciarlo è Giovanni Chiusolo, segretario cittadino del Psi.
“Questa decisione – spiega l’esponente politico – è stata presa a totale vantaggio della struttura di Via XXIV Maggio che invece effettua le prestazioni tutti i giorni. Il tutto nasce da uno stato di difficoltà di entrambe le strutture, quella di Via Minghetti e quella di Via XXIV Maggio, ma la dirigenza come pensa di risolvere il problema? Sposta – aggiunge Chiusolo – un infermiere da Via Minghetti a Via XXIV Maggio e così facendo risolve i problemi solo di Via XXI Maggio ma acuisce quelli di Via Minghetti che così si trova nella situazione di poter assicurare le prestazioni solo un giorno alla settimana”.
“Non sarebbe stato più giusto – si chiede il segretario Psi – fare in modo che i tanti abitanti del quartiere più popolato di Benevento potessero continuare ad avere in loco una struttura medica per i loro bisogni? Gli abitanti della parte alta della città hanno una struttura come quella dell’azienda Rummo che può intervenire e sopperire a qualche defaillance dell’Asl nell’assistenza nel mentre al Rione Libertà non c’è una struttura pubblica per un tale servizio”.
“Ma non è solo una questione di prelievi ed analisi – sottolinea Chiusolo -, ma anche di visite specialistiche in quanto ad alcuni specialisti è stata data l’opportunità di accorpare le loro prestazioni in una sola struttura, quella di Via XXIV Maggio, restando così scoperta, nel numero di opportunità settimanali, quella di Via Minghetti. Insomma, per farla breve, c’è la volontà dirigenziale di “svuotare” di significato e di presenza sul territorio la struttura di Via Minghetti, infischiandosene dei tanti anziani che potevano essere bene assistiti da una equipe che permetteva loro di arrivare con la macchina fino davanti l’entrata senza problemi di parcheggio e, tra l’altro, una struttura anche di facile accesso per le tante persone del rione non motorizzate.
“Sembra – conclude Chiusolo – che non ci sia personale infermieristico, ma è chiaro che non c’è se lo spostano da una struttura all’altra! Girano voci, ma andrebbero verificate da chi di dovere ad ogni livello, che ci sono componenti del settore infermieristico che invece svolgono lavoro da impiegati. Con buona pace di chi ha bisogno di cure”.