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Ceppaloni, “Nel cuore del Natale”: fino al 6 gennaio i presepi napoletani in mostra

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Il Comune di Ceppaloni e la parrocchia di San Giovanni Battista ricordano che è in esposizione sino al 6 di gennaio (orario 16-21), nella chiesa di S.Giovanni, la mostra “Nel cuore del Natale”, rassegna del vero presepe artistico napoletano, curata dall’Associazione Presepistica Napoletana, presieduta da Adriana Bezzi.
Un presepe che raffigura scene della Napoli del Settecento: i volti, le attività, i costumi sono quelli dell’epoca, parti di una capitale affollata e variopinta. Si fa quasi fatica a districarsi nella folla. Ma con uno sguardo più attento si possono individuare alcuni gruppi ben definiti.
Innanzitutto i protagonisti dell’ “Annuncio”, poveri pastori raggiunti dal messaggio divino della nascita del Redentore. E allora, ecco il “pastore che soffia sul fuoco”, quello “con la caprettina in mano”, Benino ( “il pastore che dorme” ), il “pastore della meraviglia” e quello “dell’adorazione”, lo “zampognaro” che suona e quello delle offerte.
Così come è stato scritto, è una traduzione plastica “della Verità evangelica della Buona Novella annunciata ai poveri”. Diverse le età, diversi i simbolici doni dei tre Re Magi, un simbolo dell’universalità e trasversalità della Salvezza significata della nascita del Bambino.Il presepe napoletano traduce questo messaggio usando le facce, gli abiti, gli esempi di “esotico”, che erano propri della Napoli del settecento, metropoli al centro di traffici e crocevia di mercanti e nobili viaggiatori, città popolata di schiavi medio-orientali e nordafricani.
E allora il corteo dei re Magi si compone di servi, donne, palafrenieri, cavalli, cammelli ed elefanti, occasioni per mirabili esercitazioni di esotismo, in cui riecheggia il ricordo dell’epica visita degli ambasciatori tunisini a Napoli agli inizi del Seicento.
Il presepe, oltre che come illustre protagonista della tradizione natalizia di casa nostra e come rappresentazione del grande Evento cristiano, viene coniugato con immagini fotografiche della Ceppaloni che fu, che fanno da sfondo interessante alle opere d’arte esposte nelle teche.
Scene che testimoniano costumi, usi, momenti di aggregazione e rapporti interpersonali fra le varie realtà sociali di 70-80 anni fa. In definitiva, una mostra di grande interesse culturale che merita di essere visitata.