Sindacati
Fallimento Eavbus. Dipendenti e Rsu: “Garantire quanto più possibile i servizi all’utenza”

Ascolta la lettura dell'articolo
“I lavoratori della Eavbus del bacino di Benevento si sono riuniti in assemblea vista la drammaticità della situazione presente in Eavbus che sta comportando serie e tragiche conseguenze su tutto il territorio”. A comunicarlo in una nota sono le Rsu che descrivono il momento di difficoltà dei lavoratori dopo il fallimento dell’azienda.
“Il senso di responsabilità, lo spirito di sacrificio dimostrato, la fermezza nel difendere il posto di lavoro – si legge nel comunicato – hanno fatto emergere nella discussione la intenzione, pur in mezzo a tante difficoltà, di garantire quanto più è possibile i servizi con l’obiettivo di arrecare quanto meno disagi all’utenza servita”.
“Ad essa – aggiunge – i lavoratori chiedono in questo periodo di grosse difficoltà di avere spirito di tolleranza e di sopportazione; le complicazioni e i contrattempi che avvengono quotidianamente non sono ascrivibili agli operatori ma ad oggettivi impedimenti di approvvigionamento del carburante e dei ricambi”.
“Pur in mezzo a tante avversità, a situazioni estreme nell’espletare il servizio, – continua la nota – i lavoratori si sono prodigati e si impegneranno affinché esse siano ridotte al minimo. Pur tuttavia l’attenzione dei dipendenti Eavbus di Benevento sarà sempre tesa a far sì che da questa contingenza spaventosa si esca con soluzioni definitive e condivise”.
“Per questo motivo si è deciso, nel corso dell’assemblea, di essere stabilmente in contatto con le organizzazioni sindacali regionali, ad avere un rapporto e una comunicazione continua tra lavoratori con un presidio permanente in azienda. In tutto questo si ha bisogno di porre all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica generale tutta la gravità del momento, al fine anche di scongiurare, tutti insieme, che la situazione possa degenerare ed evolversi in senso negativo con la totale soppressione dei servizi sul territorio”.
“Pertanto – proseguono le RSU – sarebbe auspicabile una maggiore e continua informazione sugli eventi; si comprende che una chiusura dell’esercizio avrebbe comportato una presenza e attenzione più precisa. Cosa sarebbe successo infatti se i lavoratori non avessero, legittimamente, garantito il servizio? A parte qualche lodevole eccezione si è registrato un silenzio assordante sulla situazione, anzi contrariamente a quanto riportato si ribadisce che i lavoratori non percepiscono stipendi da due mesi, non percepiranno la tredicesima e non hanno avuto i buoni-pasto da sette mesi”.
“A tutto questo, – spiegano – se non verrà accettato il ricorso avverso al fallimento, ci saranno ripercussioni sul TFR, fondo priamo ecc. Alle istituzioni, agli enti a tutta l’opinione pubblica si chiede di stare vicino e di sostenere i lavoratori in questa contingenza così dolorosa che mette a rischio non solo l’esistenza degli stessi ma anche il diritto sacrosanto ad avere la possibilità di muoversi nella nostra provincia”.
“Si stanno pagando, come cittadini e lavoratori, – conclude la nota – scelte scellerate dei governi nazionali e regionali, ma anche decisioni e valutazioni aberranti del management aziendale, nonché la superficialità e l’approssimazione di dirigenti di qualsiasi livello”.