CRONACA
L’Arco di Traiano torna a gocciolare: subito la messa in sicurezza. Ma, oltre alla pioggia, anche altri problemi
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L’Arco di Traiano e le infiltrazioni d’acqua. Problema che ormai si presenta ciclicamente da mesi, soprattutto in coincidenza con le abbondanti piogge. Stamani tecnici ed esperti della Soprintendenza ai Beni Archeologici hanno effettuato un nuovo sopralluogo.
Con l’utilizzo di un’autoscala dei Vigili del Fuoco sono saliti sulla cima del monumento per valutare l’entità e la gravità dei danni. Un’ispezione che fa seguito ad una serie di interventi e perizie che la Soprintendenza sta da mesi effettuando.
A rassicurare sulle buone condizioni dello storico monumento di Benevento, è l’architetto Capponi, curatrice del restauro che ormai 12 anni fa fu eseguito sull’Arco di Traiano:
“Abbiamo voluto verificare il problema del percolamento dell’acqua – ha spiegato – ma, per me era anche l’occasione di vedere le condizioni della pietra, perchè dopo il restauro durato quasi 10 anni fortunatamente posso dire che le condizioni sono buone. Tutto ciò che si vede nero o scuro sono solo alterazioni biologiche e facilmente rimovibili.
L’unico punto preoccupante – precisa – è quel punto bianco che si vede sul fregio dove la pietra è decoesa”. Oltre alle inflitrazioni d’acqua però il monumento presenta altri tipi di problemi: piccioni e sassi che sono visibili sul pannello laterale.
Presto anche se non c’è una data precisa partiranno i lavori di messa in sicurezza. Un intervento tampone per evitare che l’Arco continui a gocciolare ogni volta che piove. Poi dalla primavera del 2013 si procederà ad una più complessa manutenzione:
“Si faranno controlli mirati – ha spiegato l’arch. Capponi – per vedere il da farsi. C’ è soprattutto l’alterazione biologica a cui credo possa aver contribuito anche il verde intorno e magari, anche i sistemi di concimazione”.