CRONACA
Morti sul lavoro. Sannio al secondo posto tra le province italiane più a rischio

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Il Sannio è la seconda provincia italiana con il più alto rischio di incidenti mortali sul lavoro. A rivelarlo l’ultimo rapporto elaborato dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering di Mestre.
Secondo quanto emerge dalle statistiche, Benevento è infatti al secondo posto nella graduatoria stlilata in base all’indice di incidenza. Rispetto alla popolazione lavorativa (circa 87.473 – dati Istat 2010) la provincia sannita si piazza subito dopo quella di Grosseto con un indice sugli occupati pari a 80,0 e sette vittime registrate.
Numeri raccapriccianti quelli sulle morti bianche che l’Osservatorio ha rilevato nei primi dieci mesi del 2012 (i dati sono infatti aggiornati al 31 ottobre).
Cinquantatré i decessi nel solo mese di ottobre da Nord a Sud del Paese. Ma nello scenario a dir poco sconfortante emerge un dato positivo, anche se non sufficiente ad arginare significativamente il dramma, ovvero il decremento degli infortuni rispetto allo scorso anno e pari al 3,8 per cento.
Sempre l’agricoltura poi, il luogo maggiormente ‘votato’ agli incidenti mortali, seguito dall’edilizia; mentre le fasce d’età più colpite sono quella dei cinquantenni e degli ultrasessantacinquenni. Come se l’esperienza fosse sinonimo di sottovalutazione del rischio.
E una delle immagini più drammatiche giunge dalla Lombardia, dove solo nel mese di ottobre si sono registrate otto morti bianche, portando il bilancio regionale delle vittime sul lavoro a quota 60 dall’inizio dell’anno. Seguono: l’’Emilia Romagna (55), la Toscana (38), la Sicilia e il Veneto (35), la Campania (31) e l’Abruzzo (25).
La più frequente causa di mortalità è la caduta dall’alto nel 24% dei casi, seguita dal ribaltamento di un veicolo o un mezzo in movimento (19,8%) e dallo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti dall’alto (16,6%).
Il dettagliato studio dell’emergenza condotto dagli esperti dell’Osservatorio Vega Engineering continua quindi con la nazionalità delle vittime. Si scopre così che gli stranieri deceduti sul lavoro sono l’11,1% del totale. E il 57,1% delle vittime straniere è stato registrato nel centro del Paese. I rumeni, sono gli stranieri più coinvolti in infortuni mortali.
L.C.