POLITICA
Patrimonio artistico e culturale cittadino. D’Aronzo (Psi): “I monumenti cadono a pezzi nell’indifferenza istituzionale”

Ascolta la lettura dell'articolo
Dura denuncia del Partito Socialista in merito allo stato di abbandono in cui verte il patrimonio artistico e culturale della città. Secondo il Psi, “a Benevento i monumenti cadono a pezzi nell’indifferenza delle Istituzioni preposte alla salvaguardia.
“Purtroppo – spiega in una nota Giovanni D’Aronzo – siamo costretti a registrare altri episodi che ci fanno capire che la città di Benevento ha acquisito i galloni dell’Unesco solo ufficialmente senza avere però la maturità e la capacità tale da conseguire tale titolo in modo sostanziale. Dopo le piogge cadute nella scorsa settimana infatti, si registrano ulteriori perdite d’acqua, proprio del simbolo di questa città: l’arco di Traiano”.
“Un arco – aggiunge – che mostra segni di cedimento e grida aiuto già da qualche anno, nonostante le opere di restauro che lo hanno riguardato proprio in un recente passato, sintomo che gli interventi apportati non sono stati sufficienti a garantire un pieno recupero dell’opera. E’ inammissibile che il simbolo della città versi in questo stato degradante, che fa comprendere il lassismo di questa città, ormai in stato di abbandono totale. E dispiace il fatto che la sovrintendenza annuncia con frequenza fondi stanziati in favore del recupero di beni del nostro patrimonio, ma di cui puntualmente perdiamo le tracce e finiscono nel dimenticatoio, in quanto non notiamo interventi in proposito”.
“Ricordo a me stesso – continua D’Aronzo – che proprio qualche tempo fa, quando il nostro arco di Traiano dava i primi sintomi di cedimento, fu effettuato un sopralluogo che ebbe esiti positivi. E’ possibile lasciare queste opere abbandonate al proprio destino? E’ possibile che una città che punta (a giusta ragione) ad ergersi a città d’arte, deve registrare opere in tale stato di degrado e abbandono? Chi dovrebbe monitorare su tali situazioni? Senza contare che spostandoci un po’ dall’arco di Traiano, a non più di un chilometro, proprio il Bue Apis è stato oggetto di deturpazioni ed azioni teppistiche, che hanno rovinato un monumento millenario che magari andrebbe sottoposto ad un servizio di vigilanza, prima che da bue si trasformi in agnello sacrificale”.
“Senza dimenticare nemmeno che il Teatro Romano, dopo la passerella effettuata con i reperti di “Ciro”, – prosegue la nota dell’esponente Psi – è tornato nell’oblio e nelle dimenticanze della sovrintendenza, come era già stato ahinoi predetto dal partito socialista in tempi non sospetti. Bisognerebbe per il bene comune, evitare passerelle e pensare a lavorare di più ed e meglio, prendendosi le proprie responsabilità e non facendo il classico scarica barile, per amore di una città che vive giorno dopo giorno tante sconfitte, e non merita umiliazioni anche sull’aspetto del patrimonio artistico che deve rappresentare un vanto a livello nazionale e non solo”.
“C’è bisogno – conclude – di una sinergia fra tutte le componenti affinché la cultura e la storia di cui ci vantiamo, diventino motore propulsivo di questa città, e non una sorta di handicap. Insomma gli sforzi che si fanno per promuovere sviluppo, turismo, quindi crescita ed occupazione, attraverso l’UNESCO, non trova una uguale collaborazione Istituzionale”.