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POLITICA

Province. Lacarozza (Upi): “Il Parlamento intervenga per ridurre i tagli”

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“Chiediamo al Parlamento di intervenire perché si possa, come è stato fatto per i Comuni in questa legge, ridurre l’impatto dei tagli alle Province. I nostri bilanci sono al dissesto, se non si interviene sarà impossibile per le amministrazioni rispettare il patto di stabilità, e allora lo Stato si troverà a fronteggiare problemi di bilancio molto più gravi”.

Lo ha detto il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi, intervenendo oggi in una audizione alla Commissioni Riunite della Camera dei Deputati sul decreto enti locali varato dal Governo la scorsa settimana.

“Il testo – ha sottolineato il presidente Lacorazza – interviene con norme di controllo dei bilanci delle Autonomie territoriali estremamente stringenti. Ma se non si interviene riducendo i tagli imposti, con una norma specifica che porti almeno a 400 milioni di euro i tagli alle Province e ci permetta di utilizzare senza vincoli i 100 milioni destinati dalla spending review alla riduzione del debito, la Corte dei Conti avrà ben poco da controllare”.

Lacorazza ha sottolineato alcuni dati di contesto: “Come mai – ha detto – si è deciso di imporre lo stesso taglio, 500 milioni di euro, per Province e Comuni, se la spesa corrente delle Province è di 8,4 miliardi contro il 51,7 miliardi dei Comuni? E’ evidente che si tratta di una scelta non equa”.

Ai deputati, l’Upi ha presentato i risultati di un monitoraggio effettuato sui bilanci delle 107 Province, per verificare gli effetti dei tagli sui bilanci.

“Gli esiti – ha detto Lacorazza – sono allarmanti: su 82 Province 19 hanno dichiarato di non riuscire a mantenere gli equilibri di bilancio, salvo la possibilità di utilizzare una rilevante parte di avanzo libero disponibile, che è quello destinabile alla riduzione del debito o agli investimenti per lo sviluppo economico; più della metà hanno dichiarato di non riuscire a rispettare il patto per il 2012 con uno sforamento previsto pari a circa 500 milioni.

Settanta Province hanno dichiarato di aver bloccato fin dal primo semestre 2012 i pagamenti di parte capitale per rispettare il patto. Che tradotto in economia reale significa ritardo dei pagamenti alle imprese, con conseguente rischio di fallimento, nonché mancato pagamento di IVA e dunque mancato incasso da parte dell’erario.

Il Parlamento – ha sottolineato Lacorazza – può intervenire introducendo una norma, così come è stato fatto per i Comuni, che permetta alle Province di fare la propria parte responsabilmente per il contenimento della spesa pubblica, senza mandare in dissesto gli enti”.

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