Provincia di Benevento
Trasporti nel Fortore. La Provincia revoca il servizio all’Etac e lo affida ai Comuni

Ascolta la lettura dell'articolo
“L’abolizione delle autolinee “Ponte Sette Luci-S.Bartolomeo in Galdo- Castelvetere V.F.” e “Castelfranco in Miscano- S.Bartolomeo in Galdo” necessitava di un’apposita autorizzazione della Provincia poiché, quei collegamenti di linea costituivano l’unica possibilità a disposizione delle popolazioni interessate per usufruire dei servizi scolastici e socio assistenziali diffusi tra le citate località”.
E’ racchiusa in queste righe, contenute all’interno di una delibera di Giunta provinciale la motivazione che ha spinto l’ente della Rocca dei Rettori ad avviare il procedimento per la revoca dell’affidamento dei servizi Tpl all’Etac e contemporaneamente a sottoscrivere un’intesa con i comuni di S.Bartolomeo in Galdo, Castelvetere Val Fortore, Castelfranco in Miscano, Baselice e Montefalcone Val Fortore, affinchè quest’ultimi siano autorizzati ad affidare e gestire le tratte in questione per il tempo necessario alla soluzione della vertenza tra Provincia ed Etac, al massimo entro quattro mesi.
Giunge dunque al rush finale la complessa vicenda che, da diversi mesi, ha visto sfidarsi a colpi di diffide e vertici riconciliatori la Provincia e l’azienda di trasporti sannita. Vicenda ricostruita anche nell’atto di Giunta sottoscritto lo scorso 18 settembre. Tutto parte dai tagli (4,55%) che, con una comunicazione del 9 gennaio 2012, la Rocca dei Rettori ha provveduto ad applicare alle risorse stanziate per le società fornitrici dei servizi di Tpl nel Sannio, invitandole a produrre proposte di esercizio dei servizi minimi che tenessero conto della sforbiciata, (decretata dalla Regione Campania), eventualmente prospettando l’eliminazione di corse improduttive.
Ecco quindi che l’Etac decide di sospendere i due collegamenti “Ponte Sette Luci-S.Bartolomeo in Galdo- Castelvetere V.F.” e “Castelfranco in Miscano- S.Bartolomeo in Galdo”, perchè – spiegava il procuratore Chianello in un’intervista a Ntr24 “non si riuscivano a coprire neppure i costi della benzina”. Tutto questo accadeva nel mese di aprile, scatenando proteste dei cittadini del Fortore, studenti, e sindaci che si mobilitarono chiedendo l’intervento della Provincia. L’allora assessore al ramo, Gianvito Bello in una serie di incontri con i vertici della società riusciva a strappare promesse e rinvii, fino ad oggi, quando cioè all’apertura delle scuole, l’Etac non ha ripreso lo svolgimento dei due servizi di collegamento.
Da qui l’intervento deciso della Rocca che – si legge nella delibera – “per la situazione gravissima ed insostenibile venutasi a creare nei Comuni interessati anche e soprattutto per i giovani studenti impossibilitati a raggiungere le sedi scolastiche mediante un servizio pubblico”, dopo un incontro con i sindaci dei territori ha stabilito che siano i comuni a gestire le due autolinee con le risorse messe a disposizione della Provincia “nei limiti degli importi già corrisposti in passato all’Etac per servizi identici, avvalendosi dei fondi del bilancio 2012 e fatta salva- si precisa nella delibera – ogni azione di rivalsa da intraprendersi nei confronti della società inadempiente”.
Li.Ci.