POLITICA
Legge elettorale, Viespoli: ddl di Coesione nazionale in direzione del “Mattarellum”

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In commissione Affari costituzionali sta per approdare un nuovo ddl di riforma della legge elettorale. Lo presenterà il gruppo di Coesione nazionale e il suo presidente Pasquale Viespoli, all’Adnkronos, spiega che «vuole essere l’estremo rimedio in caso di mancata attivazione di un’intesa tra i partiti più grandi. Un rimedio in grado di colmare il divario che si è aperto tra sovranità popolare e rappresentanza».
In sostanza, il ddl ha come obiettivo il ritorno al Mattarellum, esattamente come proponevano i referendari (e come propone un ddl dell’Idv), prima che la Consulta bocciasse il quesito.
Una proposta dal significato anche simbolico, perché, spiega Viespoli, «se i partiti maggiori non riescono a divenire i pilastri di un’intesa più ampia e non si assumono la responsabilità di uno sforzo di sintesi, allora noi pensiamo che l’unico punto di riferimento resta la domanda referendaria rimasta inevasa. Magari non sarà il punto di approdo, ma può essere il punto di partenza».
«L’idea che ci muove – prosegue – è che quando la democrazia rappresentativa non riesce ad autoriformarsi, allora è giusto dare spazio alla democrazia diretta. Il quesito era inammissibile? Per via parlamentare si può andare nella direzione che esso indicava, quello del Mattarellum, un sistema che comunque segnava una corrispondenza tra elettori, che si sentivano responsabili, ed eletti». Un sistema che per il capogruppo Cn può dare un segnale preciso: «L’argine all’antipolitica – conclude – non è il moralismo ma la partecipazione e l’etica del servizio».